IL BORGO

Amelia

Il fascino di Amelia deve aver attraversato intatto i millenni se – come riportato da Plinio il Vecchio – Catone il Censore ne scriveva nelle sue Origines come di una città fondata nel 1134 a.C., “963 anni prima della guerra dei Romani contro il re di Macedonia Perseo” ossia, prima di Roma.

città fortificata degli Umbri
Amelia: splendida città in Umbria

A parte la tradizione, l’importanza di questa città è attestata: dalla via Amerina; dalle sue imponenti mura megalitiche e poligonali; da quelle famiglie che, tra il medioevo e il rinascimento, andarono a disegnare lo splendido complesso architettonico a cui oggi diamo il nome di Amelia.

La Storia di una delle più antiche città d’Italia

La città, per la sua stessa posizione geografica ebbe senza dubbio una grande importanza nell’evoluzione delle culture protostoriche tra il Lazio e l’Umbria. 

Le prime testimonianze del centro umbro rimandano all’età del Bronzo, col ritrovamento sulla rupe di resti ceramici e un abitato di capanne sul versante sud-orientale. È possibile leggere la continuità di vita dell’abitato primitivo, dall’età del Ferro fino al pieno arcaismo, e i forti contatti con le genti etrusche e falische dell’altra parte del Tevere.

Tra il V e il IV secolo a.C. il centro umbro, probabilmente chiamato Amer, doveva avere una struttura stabile e controllo da parte di un ceto aristocratico, come attestato dai corredi rinvenuti in alcune tombe a camera nel Santuario di Pantanelli, a sud-ovest della città attuale e altri ritrovamenti tra cui i frammenti di un’iscrizione incisa su lamina bronzea con dedica votiva a Zeus oggi al Museo Archeologico di Napoli, o i ricchi corredi della Necropoli dell’Ex-Consorzio. Sono di questo periodo i resti delle mura megalitiche in prossimità di Porta della Valle dove doveva trovarsi il più antico varco alla città antica.

Agli inizi del III secolo a.C., con l’avanzata in territorio falisco di Roma, si strinsero rapporti ufficiali con l’Urbe e si cominciarono a edificare le Mura Poligonali.

Dalla fine dell’età repubblicana fino al periodo augusteo, con la trasformazione di Ameria in municipio nella Regio VI, venne rivisto il piano urbano della città e la sua monumentalizzazione: la città di dotò di un foro con una Cisterna, di un teatro, di un anfiteatro, di terme e del campus dove venne rinvenuto il bronzo del Germanico, oggi al Museo Civico; le domus si arricchirono ambienti con mosaici come quelli rinvenuti nelle cantine di Palazzo Venturelli o Palazzo Farrattini.

L’importanza di Ameria crebbe e ne è testimonianza la celebre orazione Pro Sexto Roscio Amerino che vide Cicerone difendere un nobile amerino, poi assolto, dalla terribile accusa di aver ucciso il padre.

Dal III sec. d.C. Ameria fu assegnata alla provincia Tuscia et Umbria, le prime attestazioni paleocristiane si hanno nel IV secolo, dalla metà del V era diocesi.

Con l’accrescimento dell’importanza della via Amerina accrebbe l’importanza della roccaforte di Amelia che fu contesa dai Goti, dai Bizantini e dai Longobardi. Nel 548 la città fu saccheggiata dai Goti di Totila, successivamente fu dominata da Faraoldo I Duca longobardo di Spoleto (579) sino a che nel 742 venne restituita allo Stato Pontificio da Liutprando come Castrum Sancti Petri.

città fortificata degli Umbri
Amelia: splendida città in Umbria

A parte la tradizione, l’importanza di questa città è attestata: dalla via Amerina; dalle sue imponenti mura megalitiche e poligonali; da quelle famiglie che, tra il medioevo e il rinascimento, andarono a disegnare lo splendido complesso architettonico a cui oggi diamo il nome di Amelia.

La Storia di una delle più antiche città d’Italia

La città, per la sua stessa posizione geografica ebbe senza dubbio una grande importanza nell’evoluzione delle culture protostoriche tra il Lazio e l’Umbria. 

Le prime testimonianze del centro umbro rimandano all’età del Bronzo, col ritrovamento sulla rupe di resti ceramici e un abitato di capanne sul versante sud-orientale. È possibile leggere la continuità di vita dell’abitato primitivo, dall’età del Ferro fino al pieno arcaismo, e i forti contatti con le genti etrusche e falische dell’altra parte del Tevere.

Tra il V e il IV secolo a.C. il centro umbro, probabilmente chiamato Amer, doveva avere una struttura stabile e controllo da parte di un ceto aristocratico, come attestato dai corredi rinvenuti in alcune tombe a camera nel Santuario di Pantanelli, a sud-ovest della città attuale e altri ritrovamenti tra cui i frammenti di un’iscrizione incisa su lamina bronzea con dedica votiva a Zeus oggi al Museo Archeologico di Napoli, o i ricchi corredi della Necropoli dell’Ex-Consorzio. Sono di questo periodo i resti delle mura megalitiche in prossimità di Porta della Valle dove doveva trovarsi il più antico varco alla città antica.

Agli inizi del III secolo a.C., con l’avanzata in territorio falisco di Roma, si strinsero rapporti ufficiali con l’Urbe e si cominciarono a edificare le Mura Poligonali.

Dalla fine dell’età repubblicana fino al periodo augusteo, con la trasformazione di Ameria in municipio nella Regio VI, venne rivisto il piano urbano della città e la sua monumentalizzazione: la città di dotò di un foro con una Cisterna, di un teatro, di un anfiteatro, di terme e del campus dove venne rinvenuto il bronzo del Germanico, oggi al Museo Civico; le domus si arricchirono ambienti con mosaici come quelli rinvenuti nelle cantine di Palazzo Venturelli o Palazzo Farrattini.

L’importanza di Ameria crebbe e ne è testimonianza la celebre orazione Pro Sexto Roscio Amerino che vide Cicerone difendere un nobile amerino, poi assolto, dalla terribile accusa di aver ucciso il padre.

Dal III sec. d.C. Ameria fu assegnata alla provincia Tuscia et Umbria, le prime attestazioni paleocristiane si hanno nel IV secolo, dalla metà del V era diocesi.

Con l’accrescimento dell’importanza della via Amerina accrebbe l’importanza della roccaforte di Amelia che fu contesa dai Goti, dai Bizantini e dai Longobardi. Nel 548 la città fu saccheggiata dai Goti di Totila, successivamente fu dominata da Faraoldo I Duca longobardo di Spoleto (579) sino a che nel 742 venne restituita allo Stato Pontificio da Liutprando come Castrum Sancti Petri.

mura-poligonali-amelia
al fianco di todi e foligno
Amelia nel Medioevo

Non sappiamo quando Amelia divenne Comune, sappiamo di certo che nel 1065 combatté al fianco di Todi e Foligno contro Perugia, Orvieto e Gubbio. Se ne può dedurre che a quell’epoca la città fosse già diventata anch’essa Comune, retta da due (o quattro) Consoli. 

Nel 1208 fu stipulato, di fronte l’Abbazia di San Secondo un trattato di pace con Todi. 

Fu nel 1240 che la città fu assediata e saccheggiata dalle truppe di Federico II.

L’evento ispirò nel 1880 Domenico Bruschi nella realizzazione del sipario, tutt’ora in uso, del Teatro Sociale che però, raffigura l’assedio – come da leggenda – da parte di  Federico Barbarossa e non quello effettivo di suo nipote.

Intorno alla metà del XIV la politica della città fu influenzata dal Cardinale Egidio di Albornoz, il quale riuscì a togliere diversi gravosi oneri che Amelia aveva nei confronti di Todi.

Negli anni successivi, come tutto il suo territorio – soprattutto quello a confine con Todi, fu coinvolta tra le battaglie tra Guelfi e Ghibellini.

Amelia nel Rinascimento

É col rinascimento che la città prende le sembianze che oggi possiamo ammirare nei suoi palazzi: famiglie come quella dei Nacci, dei Farrattini, dei Venturelli, dei Cansacchi e, soprattutto, quella dei Geraldini, riuscirono ad arricchire culturalmente Amelia e il suo territorio e ci lasciarono gli omonimi palazzi che oggi arricchiscono il centro storico.

Addirittura, tradizione vuole che fu Alessandro Geraldini – ai tempi al servizio della corte di Spagna e confessore della Regina Isabella – a intercedere perché Cristoforo Colombo ottenesse le tre caravelle che partirono alla scoperta delle Americhe.

Nei secoli successivi, fino al risorgimento, la storia di Amelia si identificò con quella dello Stato della Chiesa.

punti di interesse

Cosa vedere ad Amelia

Cosa vedere ad Amelia, cosa scoprire nel suo territorio? Tante sono le possibili risposte: ripercorrere la sua storia a partire dalle mura per poi proseguire nel museo civico; scoprire i suoi palazzi rinascimentali o le chiese e le abbazie; lasciare il centro storico per raggiungere le frazioni, o mettersi in cammino lungo i Sentieri Amerini.

Amelia si scopre come sfogliando i suoi luoghi: pagina dopo pagina.

Una passeggiata dentro le Mura di Amelia

Amelia e le sue mura, le sue chiese e i suoi palazzi. Amelia e le sue porte. Amelia con le sue salite, le sue discese e i suoi panorami. Entrare nella prima cerchia di mura, le Mura Poligonali  di Amelia, è come leggere in un libro che racconta la nostra storia e la nostra cultura.

La passeggiata dentro le mura di Amelia è un percorso di poco più di 3 chilometri che parte da Porta Romana e ci accompagna alla scoperta dei luoghi più interessanti della città.

Dalla Chiesa di San Francesco e il suo complesso, oggi sede del Museo Civico e Pinacoteca Edilberto Rosa, fino al cinquecentesco Palazzo Venturelli.

Da Porta Leone e per via Cavour, la Chiesa di Santa Lucia e la Chiesa-Oratorio del Crocifisso, fino al belvedere verso la valle dominata da Villa Aspreta.

Poi la Chiesa di Santa Monica, Porta Posterola la Chiesa di Santa Maria in Posterola con l’oratorio di San Girolamo, e  l’imponente Monastero benedettino di San Magno.

Giungendo in piazza Matteotti si può ammirare il Palazzo Comunale e le Cisterne Romane.

Salendo su quella che era l’acropoli, passando di fronte la Chiesa di Santa Caterina, si giunge nel punto più alto della rupe dominata dal Duomo di Amelia, dedicato alla patrona Santa Fermina con la sua Torre Campanaria Dodecagonale, e i locali del Palazzo Vescovile e quelli dell’Ex Seminario.

Scendendo da via Liviani si incontra ancora Santa Caterina e, una volta raggiunta via Garibaldi – passando da via Fossati – in direzione del Comune si incrocia la Chiesa di Santa Maria della Porta e, poco dopo un piccolo arco ci indirizza verso la via del Teatro.

Giunti al Teatro Sociale si può proseguire verso l’ex convento cinquecentesco di San Michele Arcangelo, fino a giungere a un tratto di antichissime Mura Megalitiche.

Prima di riprendere il cammino è bene godersi il panorama da Porta della Valle

Seguendo via Piacenti, e i suoi orti e giardini, si riprende via Garibaldi e si giunge presso la bella piazza Marconi col Palazzo Nacci, l’ex Edificio delle Poste e dei Telegrafi, la Loggia del Banditore e, soprattutto, Palazzo Petrignani coi suoi mirabili affreschi.

Attraversata la Porta Cubica, scendendo sulla destra per la ripida via Farrattini, si giunge alla meraviglia di Palazzo Farrattini.

Da via Sangallo si risale verso via della Repubblica – corso di Amelia – che coi suoi bar e ristoranti, ci accompagna di nuovo a Porta Romana.

Scopri la passeggiata dentro le mura

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punti di interesse

Cosa vedere ad Amelia

Cosa vedere ad Amelia, cosa scoprire nel suo territorio? Tante sono le possibili risposte: ripercorrere la sua storia a partire dalle mura per poi proseguire nel museo civico; scoprire i suoi palazzi rinascimentali o le chiese e le abbazie; lasciare il centro storico per raggiungere le frazioni, o mettersi in cammino lungo i Sentieri Amerini.

Amelia si scopre come sfogliando i suoi luoghi: pagina dopo pagina.

Una passeggiata dentro le Mura di Amelia

Amelia e le sue mura, le sue chiese e i suoi palazzi. Amelia e le sue porte. Amelia con le sue salite, le sue discese e i suoi panorami. Entrare nella prima cerchia di mura, le Mura Poligonali  di Amelia, è come leggere in un libro che racconta la nostra storia e la nostra cultura.

La passeggiata dentro le mura di Amelia è un percorso di poco più di 3 chilometri che parte da Porta Romana e ci accompagna alla scoperta dei luoghi più interessanti della città.

Dalla Chiesa di San Francesco e il suo complesso, oggi sede del Museo Civico e Pinacoteca Edilberto Rosa, fino al cinquecentesco Palazzo Venturelli.

Da Porta Leone e per via Cavour, la Chiesa di Santa Lucia e la Chiesa-Oratorio del Crocifisso, fino al belvedere verso la valle dominata da Villa Aspreta.

Poi la Chiesa di Santa Monica, Porta Posterola la Chiesa di Santa Maria in Posterola con l’oratorio di San Girolamo, e  l’imponente Monastero benedettino di San Magno.

Giungendo in piazza Matteotti si può ammirare il Palazzo Comunale e le Cisterne Romane.

Salendo su quella che era l’acropoli, passando di fronte la Chiesa di Santa Caterina, si giunge nel punto più alto della rupe dominata dal Duomo di Amelia, dedicato alla patrona Santa Fermina con la sua Torre Campanaria Dodecagonale, e i locali del Palazzo Vescovile e quelli dell’Ex Seminario.

Scendendo da via Liviani si incontra ancora Santa Caterina e, una volta raggiunta via Garibaldi – passando da via Fossati – in direzione del Comune si incrocia la Chiesa di Santa Maria della Porta e, poco dopo un piccolo arco ci indirizza verso la via del Teatro.

Giunti al Teatro Sociale si può proseguire verso l’ex convento cinquecentesco di San Michele Arcangelo, fino a giungere a un tratto di antichissime Mura Megalitiche.

Prima di riprendere il cammino è bene godersi il panorama da Porta della Valle

Seguendo via Piacenti, e i suoi orti e giardini, si riprende via Garibaldi e si giunge presso la bella piazza Marconi col Palazzo Nacci, l’ex Edificio delle Poste e dei Telegrafi, la Loggia del Banditore e, soprattutto, Palazzo Petrignani coi suoi mirabili affreschi.

Attraversata la Porta Cubica, scendendo sulla destra per la ripida via Farrattini, si giunge alla meraviglia di Palazzo Farrattini.

Da via Sangallo si risale verso via della Repubblica – corso di Amelia – che coi suoi bar e ristoranti, ci accompagna di nuovo a Porta Romana.

Scopri la passeggiata dentro le mura

castelli, borghi e luoghi autentici
L’amerino: borghi e castelli del territorio di Amelia

Il centro storico è solo una piccola parte delle meraviglie di Amelia, il territorio che si dipana attorno alla città offre lo spunto per scoprire castelli, borghi e luoghi autentici che si distendono nel amerino, o sentieri tracciati da godere a piedi e in bici sui monti Amerini.

La Via Amerina

Uno degli itinerari più interessanti del territorio è quello della via Amerina che, nel territorio del Comune di Amelia, attraversa un interessante serie dì castelli lungo la dorsale dei monti amerini, a partire dai resti di quello di Canale a pochi passi da quello di Collicello, poi i resti del castello di Lacuscello

Più a sud c’è Santa Maria in Canale un incredibile complesso religioso costruito sui resti di un tempio umbro-italico.

Proseguendo si giunge a Sambucetole, poi al Convento di San Giacomo in Redere, fino ad arrivare sotto Amelia e alle acque del Bacino del Rio Grande

I borghi e le frazioni di Amelia

Porchiano del Monte, Montecampano, Fornole, e poi ancora Macchie e Foce: ogni frazione un castello, ogni paese una storia antica da raccontare e architetture e luoghi che sorprendono.

Scoprire il territorio lungo i Sentieri Amerini

Fulcro degli oltre 150 chilometri di sentieri tracciati dal CAI, da Amelia partono nove itinerari dei Sentieri Amerini.

Dai trekking urbani di difficoltà turistica:

Fino a quelli che percorrono il territorio di Amelia di difficoltà escursionistica:

castelli, borghi e luoghi autentici
L’amerino: borghi e castelli del territorio di Amelia

Il centro storico è solo una piccola parte delle meraviglie di Amelia, il territorio che si dipana attorno alla città offre lo spunto per scoprire castelli, borghi e luoghi autentici che si distendono nel amerino, o sentieri tracciati da godere a piedi e in bici sui monti Amerini.

La Via Amerina

Uno degli itinerari più interessanti del territorio è quello della via Amerina che, nel territorio del Comune di Amelia, attraversa un interessante serie dì castelli lungo la dorsale dei monti amerini, a partire dai resti di quello di Canale a pochi passi da quello di Collicello, poi i resti del castello di Lacuscello

Più a sud c’è Santa Maria in Canale un incredibile complesso religioso costruito sui resti di un tempio umbro-italico.

Proseguendo si giunge a Sambucetole, poi al Convento di San Giacomo in Redere, fino ad arrivare sotto Amelia e alle acque del Bacino del Rio Grande

I borghi e le frazioni di Amelia

Porchiano del Monte, Montecampano, Fornole, e poi ancora Macchie e Foce: ogni frazione un castello, ogni paese una storia antica da raccontare e architetture e luoghi che sorprendono.

Scoprire il territorio lungo i Sentieri Amerini

Fulcro degli oltre 150 chilometri di sentieri tracciati dal CAI, da Amelia partono nove itinerari dei Sentieri Amerini.

Dai trekking urbani di difficoltà turistica:

Fino a quelli che percorrono il territorio di Amelia di difficoltà escursionistica:

vivi il borgo
Eventi e tradizioni ad Amelia

Cultura, storia, enogastronomia e tradizione: diversi sono gli eventi che ricorrono durante l’anno.

A metà giugno, per un weekend, si svolge Ciclopica, Giganti in collina, un festival di letteratura, arte e filosofia.

Uno degli eventi più sentiti è il Palio dei Colombi disfida medievale che riporta Amelia, per due settimane da fine luglio a inizio agosto, nell’atmosfera del medioevo.

Agosto è anche il mese del Ferragosto Amerino con appuntamenti che spaziano tra la musica, spettacoli di ogni genere all’interno del centro storico della città.

L’Ameria Festival, tra settembre e novembre, è una splendia rassegna di musica, prosa, mostre d’arte, incontri e appuntamenti che coinvolge il Teatro Sociale di Amelia.

Il 24 novembre viene celebrata la patrona Santa Fermina.

Dove dormire

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