punto di interesse

Santa Restituta

Castello

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Santa Restituta

Castello
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Santa Restituta e il suo antico territorio

Circondata da boschi di castagni secolari, ornielli e aceri, e contraddistinta dalla lunga scalinata che taglia in due il paese, Santa Restituta si erge sulle pendici del monte Rotondo nel territorio del comune di Avigliano Umbro in provincia di Terni.

Il suo splendido aspetto risale al periodo medievale ma le origini delle genti che vissero questo territorio si perdono nella preistoria come attestato dalla meravigliosa Grotta Bella ambiente ipogeo sul monte Aiola, a circa 3 chilometri, che ha un utilizzo dal neolitico sino al periodo romano.

La storia

Pare che il primo vero e proprio insediamento, chiamato Castello di Restituto, fosse in cima al monte Pianello e già attivo in epoca degli Arnolfi. A seguito della sua distruzione, il castrum venne ricostruito nell’attuale sito, di cui si hanno notizie certe soltanto dal 1220 quando entrò a far parte del territorio tuderte.

Il castello non era (e non è) contraddistinto da una vera e propria cinta muraria, ma sono le stesse abitazioni a formare – l’una sull’altra – una sorta di linea di difesa con torri e muraglie a sostegno.

Un tempo le entrate erano quattro, due in alto, due in basso. Oggi gli ingressi sono due: uno in basso, l’altro in alto presso la Chiesa di Santa Restituta poste all’inizio e alla fine della caratteristica scalinata che taglia in due l’interno paese.

Alla fine del XIII secolo, quando il territorio di Todi venne diviso in 19 plebati, il Castello Santa Restituta, come quello di Toscolano vennero ascritti a quelli della pieve di Santa Maria in Gallazzano che è da individuarsi, secondo le fonti, proprio nei sotterranei della casa parrocchiale del paese.

Distrutta dal Corrado Anastagni da Foligno nel 1306, venne coinvolta nel XV secolo nelle lotte tra i Chiaravalle e gli Atti.

Alla fine dello stesso secolo fu coinvolta nella discesa di Carlo VIII che la occupò con 3.000 soldati e chiese il riscatto a Todi.

Negli anni successivi le lotte che imperversavano in queste zone, non risparmiarono neanche Santa Restituta che, come gli altri, visse un lungo periodo di carestie ed epidemie. 

Cosa vedere a Santa Restituta e nel suo territorio

Tipico borgo medievale all’interno del territorio dei Sentieri Amerini, Santa Restituta custodisce gioielli come la Chiesa di Santa Maria Novella con affreschi del XV secolo e la statua della Madonna del Pero.

Poco fuori le mura, la Chiesa di San Luigi del XVIII secolo costruita in onore di San Luigi Gonzaga in onore del quale venne eretto un altare nel 1739. Nella chiesa è venerata la Madonna del Meschino, un’immagine della Vergine con Bambino scavata nella roccia.

Nel piccolo e caratteristico cimitero, immerso nel bosco di castagni, è inserita l’antica Chiesa di San Michele del XIII secolo che conservava, fino al XIV secolo, le reliquie di Santa Restituta di Sora e quelle di Santa Restituta di Teniza (Africa).

A poca distanza dall’abitato sorgeva il Castello di Paragnano oggi semplice casa colonica.

Interessantissima, sul monte l’Aiola è la Grotta Bella, un ambiente ipogeo di notevole importanza geologica ed archeologica.

Notevole è anche un acero monumentale di oltre duecento anni chiamato per questo Acerone, orgoglio naturalistico dei Sentieri Amerini posto a poca distanza dal sentiero 746 – Alta via dei monti amerini.

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Circondata da boschi di castagni secolari, ornielli e aceri, e contraddistinta dalla lunga scalinata che taglia in due il paese, Santa Restituta si erge sulle pendici del monte Rotondo nel territorio del comune di Avigliano Umbro in provincia di Terni.

Santa Restituta e il suo antico territorio

Il suo splendido aspetto risale al periodo medievale ma le origini delle genti che vissero questo territorio si perdono nella preistoria come attestato dalla meravigliosa Grotta Bella ambiente ipogeo sul monte Aiola, a circa 3 chilometri, che ha un utilizzo dal neolitico sino al periodo romano.

La storia

Pare che il primo vero e proprio insediamento, chiamato Castello di Restituto, fosse in cima al monte Pianello e già attivo in epoca degli Arnolfi. A seguito della sua distruzione, il castrum venne ricostruito nell’attuale sito, di cui si hanno notizie certe soltanto dal 1220 quando entrò a far parte del territorio tuderte.

Il castello non era (e non è) contraddistinto da una vera e propria cinta muraria, ma sono le stesse abitazioni a formare – l’una sull’altra – una sorta di linea di difesa con torri e muraglie a sostegno.

Un tempo le entrate erano quattro, due in alto, due in basso. Oggi gli ingressi sono due: uno in basso, l’altro in alto presso la Chiesa di Santa Restituta poste all’inizio e alla fine della caratteristica scalinata che taglia in due l’interno paese.

Alla fine del XIII secolo, quando il territorio di Todi venne diviso in 19 plebati, il Castello Santa Restituta, come quello di Toscolano vennero ascritti a quelli della pieve di Santa Maria in Gallazzano che è da individuarsi, secondo le fonti, proprio nei sotterranei della casa parrocchiale del paese.

Distrutta dal Corrado Anastagni da Foligno nel 1306, venne coinvolta nel XV secolo nelle lotte tra i Chiaravalle e gli Atti.

Alla fine dello stesso secolo fu coinvolta nella discesa di Carlo VIII che la occupò con 3.000 soldati e chiese il riscatto a Todi.

Negli anni successivi le lotte che imperversavano in queste zone, non risparmiarono neanche Santa Restituta che, come gli altri, visse un lungo periodo di carestie ed epidemie. 

Cosa vedere a Santa Restituta e nel suo territorio

Tipico borgo medievale all’interno del territorio dei Sentieri Amerini, Santa Restituta custodisce gioielli come la Chiesa di Santa Maria Novella con affreschi del XV secolo e la statua della Madonna del Pero.

Poco fuori le mura, la Chiesa di San Luigi del XVIII secolo costruita in onore di San Luigi Gonzaga in onore del quale venne eretto un altare nel 1739. Nella chiesa è venerata la Madonna del Meschino, un’immagine della Vergine con Bambino scavata nella roccia.

Nel piccolo e caratteristico cimitero, immerso nel bosco di castagni, è inserita l’antica Chiesa di San Michele del XIII secolo che conservava, fino al XIV secolo, le reliquie di Santa Restituta di Sora e quelle di Santa Restituta di Teniza (Africa).

A poca distanza dall’abitato sorgeva il Castello di Paragnano oggi semplice casa colonica.

Interessantissima, sul monte l’Aiola è la Grotta Bella, un ambiente ipogeo di notevole importanza geologica ed archeologica.

Notevole è anche un acero monumentale di oltre duecento anni chiamato per questo Acerone, orgoglio naturalistico dei Sentieri Amerini posto a poca distanza dal sentiero 746 – Alta via dei monti amerini.

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Le passeggiate lungo i sentieri che passano per il borgo

Eccellenza naturalistica nel territorio dei Sentieri Amerini, è luogo di partenza (o di arrivo) di alcuni dei più belli dell’Amerino:

Nel territorio passa anche il Sentiero 746 – Alta via dei monti amerini.

Interessante è anche la prima tappa, da Tenaglie a Melezzole, del Cammino dei Borghi Silenti.

Le passeggiate lungo i sentieri che passano per il borgo

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Eccellenza naturalistica nel territorio dei Sentieri Amerini, è luogo di partenza (o di arrivo) di alcuni dei più belli dell’Amerino:

Nel territorio passa anche il Sentiero 746 – Alta via dei monti amerini.

Interessante è anche la prima tappa, da Tenaglie a Melezzole, del Cammino dei Borghi Silenti.





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Santa Restituta
Via San Gregorio, 05020, Avigliano Umbro