IL BORGO

Narni

La superba città di Narni si innalza sopra un impervio sperone di roccia che si affaccia, da un lato sulla meraviglia storico-naturalistica delle Gole del Nera, dall’altra sulla conca ternana ed è attraversata da quello che un tempo era il percorso dell’antica via Flaminia.

passato glorioso
Narni: la superba Narnia del medioevo

I suoi splendidi palazzi che si affacciano sulle principali piazze, il Duomo di San Giovenale e le mirabili opere che vi sono contenute, l’intrigante complesso di Narni Sotterranea che di anno anno affascina con nuove storie e nuove scoperte, il Museo Eroli che custodisce il passato glorioso di Nequium prima e Narnia poi, e l’austera mole della Rocca Albornoz che domina l’abitato e lo protegge dall’alto, sono solo alcune delle tante attrattive da scoprire in questo luogo dove tutto parla di storia, arte e cultura.

E tanto Narni è bella, tanto lo è il suo territorio fatto di frazioni che un tempo erano i castelli che la difendevano e che, seguendo le vie principali si distendono verso Terni a nord, e verso Otricoli a sud.

L’antica storia di Narnia

I ritrovamenti più antichi che sono custoditi all’interno della sezione archeologica del Museo Eroli, fanno supporre che le alture del territorio di Narni fossero abitate sin dall’epoca preistorica. Fu dalla fine del bronzo che si andarono a creare degli insediamenti tra cui quello fortificato a cui gli umbri – nell’età del ferro – diedero il nome di Nequinum.

La romanizzazione e la nascita di Narnia

La prima attestazione dell’inespugnabile oppidum di Nequinum ci è data da Tito Livio quando nell’Ab Urbe Condita racconta di come i romani nel 299 a.C. riuscirono a conquistare, dopo oltre un anno di assedio, l’insediamento fortificato facendosi aiutare da due persone locali.

Fu da quell’anno che fu dedotta una colonia latina a cui fu dato il nome di Narnia in onore del vicino fiume Nahar, l’odierno Nera che divenne la sentinella di questo snodo strategico lungo la via Flaminia che, proprio sotto Narni in prossimità del Ponte di Augusto, si divideva nei due rami: uno che andava verso Carsulae l’altro verso Interamna Nahars, l’odierna Terni.

Autori come Tacito e il ritrovamento presso loc. Le Mole a Stifone di un cantiere navale raccontano che il Nera era navigabile e che Narnia poteva avere facile accesso al Tevere e quindi rapporti con Roma attraverso questo e la via Flaminia.

Il municipio in età imperiale

Narnia divenne municipio dopo la guerra sociale nel 88 a.C. e venne ascritta alla tribù Papiria. Tra le opere più imponenti del piano di monumentalizzazione di età augustea possiamo inserire con merito il Ponte d’Augusto la cui enorme campata ancora esistente fa sfoggio della sua maestosità ancora oggi al fianco del ponte che attraversa il Nera lungo la via Flaminia. In questo periodo l’Umbria Felix divenne luogo per la costruzione di ville come quelle di Pompeia Celerina, ricchissima suocera di Plinio il Giovane, che oltre a Narni, possedeva ville anche a Ocriculum.

Altra opera d’ingegneria che venne edificata tra il 24 e il 33 d.C. è l’Acquedotto della Formina ancora oggi visitabile. Proprio in quegli anni, nel 33 d.C. nasceva a Narnia Marco Cocceio Nerva che divenne imperatore nel 96.

Interessante ricordare che, secondo Tertulliano, che scrive alla fine del II secolo, proprio a Narnia (come a Ocriculum con la Dea Valentia) si venerava un dio locale dal nome di Visidianus.

Molto rare solo le necropoli e i ritrovamenti, di certo l’area funeraria più importante è quella rinvenuta lungo le mura e la via Flaminia, nell’attuale zona della Cattedrale, dove secondo tradizione vennero sepolto San Giovenale nel 376.

passato glorioso
Narni: la superba Narnia del medioevo

I suoi splendidi palazzi che si affacciano sulle principali piazze, il Duomo di San Giovenale e le mirabili opere che vi sono contenute, l’intrigante complesso di Narni Sotterranea che di anno anno affascina con nuove storie e nuove scoperte, il Museo Eroli che custodisce il passato glorioso di Nequium prima e Narnia poi, e l’austera mole della Rocca Albornoz che domina l’abitato e lo protegge dall’alto, sono solo alcune delle tante attrattive da scoprire in questo luogo dove tutto parla di storia, arte e cultura.

E tanto Narni è bella, tanto lo è il suo territorio fatto di frazioni che un tempo erano i castelli che la difendevano e che, seguendo le vie principali si distendono verso Terni a nord, e verso Otricoli a sud.

L’antica storia di Narnia

I ritrovamenti più antichi che sono custoditi all’interno della sezione archeologica del Museo Eroli, fanno supporre che le alture del territorio di Narni fossero abitate sin dall’epoca preistorica. Fu dalla fine del bronzo che si andarono a creare degli insediamenti tra cui quello fortificato a cui gli umbri – nell’età del ferro – diedero il nome di Nequinum.

La romanizzazione e la nascita di Narnia

La prima attestazione dell’inespugnabile oppidum di Nequinum ci è data da Tito Livio quando nell’Ab Urbe Condita racconta di come i romani nel 299 a.C. riuscirono a conquistare, dopo oltre un anno di assedio, l’insediamento fortificato facendosi aiutare da due persone locali.

Fu da quell’anno che fu dedotta una colonia latina a cui fu dato il nome di Narnia in onore del vicino fiume Nahar, l’odierno Nera che divenne la sentinella di questo snodo strategico lungo la via Flaminia che, proprio sotto Narni in prossimità del Ponte di Augusto, si divideva nei due rami: uno che andava verso Carsulae l’altro verso Interamna Nahars, l’odierna Terni.

Autori come Tacito e il ritrovamento presso loc. Le Mole a Stifone di un cantiere navale raccontano che il Nera era navigabile e che Narnia poteva avere facile accesso al Tevere e quindi rapporti con Roma attraverso questo e la via Flaminia.

Il municipio in età imperiale

Narnia divenne municipio dopo la guerra sociale nel 88 a.C. e venne ascritta alla tribù Papiria. Tra le opere più imponenti del piano di monumentalizzazione di età augustea possiamo inserire con merito il Ponte d’Augusto la cui enorme campata ancora esistente fa sfoggio della sua maestosità ancora oggi al fianco del ponte che attraversa il Nera lungo la via Flaminia. In questo periodo l’Umbria Felix divenne luogo per la costruzione di ville come quelle di Pompeia Celerina, ricchissima suocera di Plinio il Giovane, che oltre a Narni, possedeva ville anche a Ocriculum.

Altra opera d’ingegneria che venne edificata tra il 24 e il 33 d.C. è l’Acquedotto della Formina ancora oggi visitabile. Proprio in quegli anni, nel 33 d.C. nasceva a Narnia Marco Cocceio Nerva che divenne imperatore nel 96.

Interessante ricordare che, secondo Tertulliano, che scrive alla fine del II secolo, proprio a Narnia (come a Ocriculum con la Dea Valentia) si venerava un dio locale dal nome di Visidianus.

Molto rare solo le necropoli e i ritrovamenti, di certo l’area funeraria più importante è quella rinvenuta lungo le mura e la via Flaminia, nell’attuale zona della Cattedrale, dove secondo tradizione vennero sepolto San Giovenale nel 376.

narni-panorama-tramonto
Corridoio Bizantino
Narni e il medioevo

Con la caduta dell’impero romano, le guerre greco-gotiche prima e quelle tra longobardi e bizantini poi, resero questo centro importante per il controllo di quello che divenne il Corridoio Bizantino.

Nell’alto medioevo è ricordato un episodio in cui, nel 536, Bessa – al seguito del generale bizantino Belisario – presso Narnia riuscì a sconfiggere i Goti di Vitige. Nel 545 fu Totila a devastare il territorio, anche se da tradizione il Vescovo narnese Cassio riuscì, con un miracolo, a salvare la città dalla devastazione.

Fu in questo periodo che vennero erette sul monte di Santa Croce, con tutta probabilità, quelle strutture che poi divennero quell’Abbazia di San Cassiano che oggi fa sfoggio della sua bellezza dall’altra parte del Nera rispetto alla città.

Fu in questo periodo che sorse, in quella che oggi è il complesso dell’ex Chiesa di San Domenico, il primo luogo di culto e sede vescovile di Narni col nome di Santa Maria Maggiore.

Con la costituzione del Ducato di Spoleto Narnia fu conquistata e persa da questi finché nel 741 passò, grazie all’intervento dei franchi, sotto l’influenza dello Stato della Chiesa.

La  Chiesa di Santa Maria Impensole e quella di San Martino di Taizzano furono edificate tra il IX e il X secolo probabilmente da papa Giovanni XIII già vescovo di Narni.

Fu a partire dal XI secolo che sorsero le prime case torre a simbolo del potere di alcune famiglie nobiliari, che sorse la prima chiesa di San Giovenale che poi divenne il Duomo di Narni, che la città cominciò a proiettare la sua influenza sui castelli vicini di San Gemini, Stroncone, Calvi dell’Umbria, e Otricoli.

Fu nel 1143 che divenne libero comune e la Platea Major – oggi Piazza dei Priori – andò a sostituire l’area del foro romano, e si edificarono i palazzi e gli edifici religiosi che oggi caratterizzano il centro storico: il Palazzo del Podestà, il Palazzo dei Priori, le Chiese di San Domenico e Sant’ Agostino decorate con opere di artisti di fama nazionale.

Nel 1373 fu data agli Orsini, nel XV secolo perse la sua indipendenza a favore dello Stato Pontificio finché sotto papa Gregorio XI venne eretta la Rocca Albornoz.

Il Sacco dei Lanzichenecchi nel 1527 portò a Narni distruzione e peste anche grazie all’aiuto dei ternani. Fu per questo che, da allora, iniziarono delle scaramucce tra Narni e Terni finché l’intervento di papa Clemente VII fece cessare le ostilità.

Il periodo di ricostruzione vide impegnati le più importanti famiglie della città e furono proprio gli Arca, i Cardoli, gli Eroli, i Cesi e i Sacripante a dare di nuovo prestigio alla città e agli edifici che oggi possiamo apprezzare quali, per esempio, l’altare, la confessione e la cripta e la splendida Cappella di Santa Lucia entrambe realizzate all’interno della Cattedrale grazie al contributo del cardinale Giuseppe Sacripante.

È dalla metà del XVII secolo l’istituzione del Tribunale del Sant’Uffizio, rinvenuto oggi nei sotterranei del complesso dell’ex Chiesa di San Domenico e suggestivo percorso di Narni Sotterranea. Dello stesso periodo è la fondazione della biblioteca comunale.

Nei primi del XVIII secolo vennero eretti l’Ospizio di Gesù e Maria, oggi sede dell’Università e il Brefotrofio di Narni, oggi complesso del Santa Lucia in Piazza Galeotto Marzio.

Nel 1707 a Stifone fu iniziata la costruzione di una ferriera, che poi venne trasformata nel 1890 in centrale elettrica.

L’onda lunga della Rivoluzione Francese giunse anche nel territorio di Narni che nel 1789 fece parte della prima Repubblica Romana. Successivamente la città seguì quelle che furono le sorti dello Stato Pontificio finché il 23 settembre 1860 con la caduta della Rocca Narni venne annessa all’Italia nel 1860.

Nel 1969 si svolse la prima edizione della Corsa dell’Anello che da allora a oggi rievoca il tempo degli Statuti del 1371.

punti di interesse

Cosa vedere a Narni e nel suo territorio

Narni è una città che va visitata lentamente gustando quei luoghi che sono stati dipinti nei suoi palazzi, nelle sue chiese e in tutti quei punti di interesse che l’hanno resa “superba”.

Lasciata l’auto al Parcheggio del Suffragio attraverso dei comodi ascensori si può giungere facilmente nel centro storico per godersi una splendida passeggiata urbana che da Piazza Garibaldi con la Cattedrale e il Palazzo Vescovile porta a Piazza dei Priori dove affacciano i più importanti palazzi della città e da dove si può raggiungere il Museo Eroli o Narni Sotterranea, fino a Piazza Galeotto Marzio.

Imperdibile è giungere fino alla Rocca Albornoz, o la visita ai luoghi di interesse poco fuori le mura, come il Ponte d’Augusto e le Gole del Nera.

Per chi vuole restare un weekend e oltre è bene andare alla ricerca dei piccoli borghi che, un tempo castelli, come satelliti girano nell’intorno di Narni.

 

Un giro per il centro storico di Narni

Partiti Piazza Garibaldi e la splendida fontana medievale si può visitare uno dei luoghi più interessanti di Narni: la Cattedrale di San Giovenale, Duomo di Narni.

Usciti dalla chiesa e saliti per via Garibaldi si può raggiungere Piazza dei Priori o, meglio, girare sulla sinistra e affrontare via del Campanile, una delle più fotografate della città, per giungere nell’austera Chiesa di San Francesco e, a seguire, a Palazzo Eroli per la visita al museo e la pinacoteca di Narni.

Seguendo via Aurelio Saffi sarà facile giungere ai Giardini di San Bernardo e l’ingresso a Narni Sotterranea custodita nei sotterranei dell’ex Complesso di Sant’Agostino.

Uscendo dalla ex chiesa si può facilmente raggiungere Piazza Galeotto Marzio (link a PDI) per la visita al complesso del Beata Lucia. A poca distanza dalla piazza si può ammirare la Casa di Erasmo da Narni e la Porta della Fiera.

Risalendo per via Mazzini si possono ammirare i diversi palazzi delle famiglie nobili narnesi, un tempo case torri, fino a giungere alla suggestione della Chiesa di Santa Maria Impensole che anticipa la fontana medievale di Piazza dei Priori su cui si affacciano, tra gli altri, il Palazzo dei Priori e il Palazzo del Podestà, oggi palazzo del Comune. Scendendo per il corso, ricco di bar, ristoranti e locali, sulla destra si erge il Teatro Manini.

La Passeggiata nel centro storico di Narni potrebbe anche fermarsi col ritorno a Piazza Garibaldi salvo che la città offre tanti altri punti di interesse, a partire dalla Rocca Albornoz – che si può raggiungere anche in auto – o la Chiesa di Santa Margherita, poco distante dalla Porta Ternana o i luoghi di bellezza attorno a Narni come Le Gole del Nera, l’Abbazia di San Cassiano e il Santuario della Madonna del Ponte a poca distanza dall’imponente Ponte d’Augusto, o il centro geografico d’Italia posto all’interno del Bosco Cardona a poca distanza dall’antichissimo Ponte Cardona.

 

Le Terre di Narni

La visita a Narni non sarebbe completa senza quella ai castelli, ai borghi, alle abbazie che compongono il comprensorio di questo comune con la loro storia, le loro tradizioni e i tesori che custodiscono orgogliosamente.

Il territorio di Narni è costellato da borghi che un tempo erano quei castelli che facevano parte del suo sistema difensivo.

Lungo il percorso della via Flaminia che, in Umbria, da Otricoli giungeva a Terni, o a Carsulae nel tratto più antico, si possono visitare i castelli di Taizzano e Borgaria, il borgo di Vigne e quello di Gualdo e poi Schifannoia, Guadamello e San Vito.

Lungo il percorso del Nera, verso sud, si possono incontrare il borgo di Stifone, poi il castello di Montoro, e quello di San Liberato.

Verso la strada che porta ad Amelia, dopo Narni Scalo, si giunge al castello di Capitone.

Nella parte che va verso Stroncone si possono ammirare: il castello de Itieli, quello di Sant’Urbano e vicino a questo, l’incredibile santuario francescano de Lo Speco di Narni.

Narnia Pass

Il migliore (e più conveniente) modo per scoprire i luoghi più importanti di Narni è Narnia Pass

Si tratta di un biglietto unico che permette di visitare:

  • Palazzo Eroli, sede del museo e della pinacoteca di Narni
  • Rocca Albornoz
  • Museo Multimedievale, Corsa all’Anello
  • Complesso del Beata Lucia da Narni
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punti di interesse

Cosa vedere a Narni e nel suo territorio

Narni è una città che va visitata lentamente gustando quei luoghi che sono stati dipinti nei suoi palazzi, nelle sue chiese e in tutti quei punti di interesse che l’hanno resa “superba”.

Lasciata l’auto al Parcheggio del Suffragio attraverso dei comodi ascensori si può giungere facilmente nel centro storico per godersi una splendida passeggiata urbana che da Piazza Garibaldi con la Cattedrale e il Palazzo Vescovile porta a Piazza dei Priori dove affacciano i più importanti palazzi della città e da dove si può raggiungere il Museo Eroli o Narni Sotterranea, fino a Piazza Galeotto Marzio.

Imperdibile è giungere fino alla Rocca Albornoz, o la visita ai luoghi di interesse poco fuori le mura, come il Ponte d’Augusto e le Gole del Nera.

Per chi vuole restare un weekend e oltre è bene andare alla ricerca dei piccoli borghi che, un tempo castelli, come satelliti girano nell’intorno di Narni.

 

Un giro per il centro storico di Narni

Partiti Piazza Garibaldi e la splendida fontana medievale si può visitare uno dei luoghi più interessanti di Narni: la Cattedrale di San Giovenale, Duomo di Narni.

Usciti dalla chiesa e saliti per via Garibaldi si può raggiungere Piazza dei Priori o, meglio, girare sulla sinistra e affrontare via del Campanile, una delle più fotografate della città, per giungere nell’austera Chiesa di San Francesco e, a seguire, a Palazzo Eroli per la visita al museo e la pinacoteca di Narni.

Seguendo via Aurelio Saffi sarà facile giungere ai Giardini di San Bernardo e l’ingresso a Narni Sotterranea custodita nei sotterranei dell’ex Complesso di Sant’Agostino.

Uscendo dalla ex chiesa si può facilmente raggiungere Piazza Galeotto Marzio (link a PDI) per la visita al complesso del Beata Lucia. A poca distanza dalla piazza si può ammirare la Casa di Erasmo da Narni e la Porta della Fiera.

Risalendo per via Mazzini si possono ammirare i diversi palazzi delle famiglie nobili narnesi, un tempo case torri, fino a giungere alla suggestione della Chiesa di Santa Maria Impensole che anticipa la fontana medievale di Piazza dei Priori su cui si affacciano, tra gli altri, il Palazzo dei Priori e il Palazzo del Podestà, oggi palazzo del Comune. Scendendo per il corso, ricco di bar, ristoranti e locali, sulla destra si erge il Teatro Manini.

La Passeggiata nel centro storico di Narni potrebbe anche fermarsi col ritorno a Piazza Garibaldi salvo che la città offre tanti altri punti di interesse, a partire dalla Rocca Albornoz – che si può raggiungere anche in auto – o la Chiesa di Santa Margherita, poco distante dalla Porta Ternana o i luoghi di bellezza attorno a Narni come Le Gole del Nera, l’Abbazia di San Cassiano e il Santuario della Madonna del Ponte a poca distanza dall’imponente Ponte d’Augusto, o il centro geografico d’Italia posto all’interno del Bosco Cardona a poca distanza dall’antichissimo Ponte Cardona.

 

Le Terre di Narni

La visita a Narni non sarebbe completa senza quella ai castelli, ai borghi, alle abbazie che compongono il comprensorio di questo comune con la loro storia, le loro tradizioni e i tesori che custodiscono orgogliosamente.

Il territorio di Narni è costellato da borghi che un tempo erano quei castelli che facevano parte del suo sistema difensivo.

Lungo il percorso della via Flaminia che, in Umbria, da Otricoli giungeva a Terni, o a Carsulae nel tratto più antico, si possono visitare i castelli di Taizzano e Borgaria, il borgo di Vigne e quello di Gualdo e poi Schifannoia, Guadamello e San Vito.

Lungo il percorso del Nera, verso sud, si possono incontrare il borgo di Stifone, poi il castello di Montoro, e quello di San Liberato.

Verso la strada che porta ad Amelia, dopo Narni Scalo, si giunge al castello di Capitone.

Nella parte che va verso Stroncone si possono ammirare: il castello de Itieli, quello di Sant’Urbano e vicino a questo, l’incredibile santuario francescano de Lo Speco di Narni.

Narnia Pass

Il migliore (e più conveniente) modo per scoprire i luoghi più importanti di Narni è Narnia Pass

Si tratta di un biglietto unico che permette di visitare:

  • Palazzo Eroli, sede del museo e della pinacoteca di Narni
  • Rocca Albornoz
  • Museo Multimedievale, Corsa all’Anello
  • Complesso del Beata Lucia da Narni
il territorio di narni
Itinerari e Cammini

Narni e il suo territorio permettono la possibilità di passeggiare a piedi, in bici e a cavallo lungo cammini e sentieri la attraversano per l’intero territorio.

I più suggestivi sentieri del CAI

Diversi sono i sentieri che il CAI ha tracciato all’interno del territorio, tra i più interessanti suggeriamo, tra quelli che partono dalla città:

  • Sentiero 659 Narni – Madonna del Ponte – Taizzano – Castel Sant’Angelo un suggestivo percorso di circa 12 km di difficoltà escursionistica con ascesa di 200 mt., che parte da Piazza Garibaldi a Narni, visita i luoghi più interessanti del centro storico per poi discendere la rupe attraverso Porta della Fiera fino a giungere in Strada dei Tre Ponti e poi, più sotto al Ponte d’Augusto. Dopo aver attraversato il Nera il sentiero passa per il Santuario della Madonna del Ponte e poi sale verso il monte di Santa Croce alla scoperta dell’Abbazia di San Cassiano. La discesa verso le Gole del Nera porta poi al percorso ciclo-pedonale che accompagna fino a Stifone da cui si sale prima verso Taizzano e poi fino all’Abbazia di Sant’Angelo in Massa, da cui c’è il congiungimento con la terza tappa del Cammino dei Protomartiri che, se si vuole riporta a Narni. 
  • Sentiero 655 Narni – Itieli è un impegnativo percorso di 29 km con ascesa positiva di 1050 mt. che parte da Piazza dei Priori a Narni, scende verso Piazza Garibaldi per prendere l’ascesa verso la Rocca Albornoz per via del Monte prima e poi da via Feronia. Dopo aver condiviso un piccolo tratto col sentiero 640 che porta al monte San Pancrazio, il sentiero procede a valle della loc. La Scogliara per poi risalire il colle verso Ponte Cardona e il Centro Geografico d’Italia da cui inizia la discesa che arriva fino al Lago di Recentino in un tratto in mezzo alla pianura e alle campagne tra Narni e Terni. Passata la loc. Erababigia risale in direzione loc. Altrocanto giungendo poi all’antico castello de Itieli. 
  • Sentiero 659A Narni – Porta Pietra – Intersezione percorso 659 è un corto ma suggestivo percorso che passa lungo una delle più antiche via di accesso a Narni, partendo da Porta Pietra fino a giungere alle Gole del Nera in loc. Recentino. Il percorso di 2,1 km può essere realizzato anche come raccordo al sentiero 659 per il ritorno a Narni. 
  • Sentiero 654 Sentiero della Formina è un percorso di 13 km che ripercorre l’antichissimo Acquedotto Romano della Formina e ha inizio proprio nel luogo in cui l’acquedotto entrava a Narni – nei pressi della Chiesa Santa Margherita alla fine di via Cocceio Nerva  raggiungendo il Ponte Cardona – Centro Geografico d’Italia. Il sentiero finisce, nei pressi di Sant’Urbano che custodisce la fonte dell’acquedotto. 
  • Sentiero 640 Rocca di Narni – Monte San Pancrazio – Monte Cosce – Vacone – Rocchette è un impegnativo percorso di 30 km con ascesa di oltre 1000 mt. che parte dalla Rocca Albornoz di Narni raggiungendo lo Speco Francescano di Narni e poi la cima del Monte San Pancrazio. Passato il confine col Lazio raggiunge il monte Cosce, poi Vacone in sabina e Rocchette.
  • Sentiero 656 Itieli – Schifanoia è un percorso di circa 7 km che scende dal castello dei Itieli fino a Schifanoia passando per il borgo di Moricone. 
  • Sentiero 649 Ocriculum – Guadamello è un bel percorso che parte dall’Area Archeologica di Ocriculum alla scoperta dei piani lungo la valle del Tevere per poi risalire verso San Vito e giungere infine nel borgo di Guadamello. Sentiero escursionistico di 8 km con ascesa di 360 mt.
  • Sentiero 657 Guadamello – Intersezione percorso 658 è un percorso di 5,5 km che parte da Guadamello e, passando per la valle del Tevere giunge fino al Lago di San Liberato per risalire e raccordarsi al sentiero 658 con la possibilità di tornare a Guadamello o scoprire la meraviglia di Santa Pudenziana.
  • Sentiero 658 Guadamello – Santa Pudenziana è un meraviglioso percorso di 8,6 km, con ascensione di 130 mt., cha parte da Guadamello e, attraverso la campagna narnese giunge presso lo splendido complesso di Santa Pudenziana.

Le esperienze outdoor più interessanti

Oltre ai sentieri del CAI, partono da Narni diversi e interessanti percorsi:

  • Il Trekking ad anello Narni – Abbazia di San Cassiano è una passeggiata organizzata di 3 ore  tra natura, storia e spiritualità alla scoperta di uno dei luoghi più affascinanti di Narni. Si parte da Piazza dei Priori per scendere il colle per Porta della Fiera, raggiungere il Ponte d’Augusto e poi risalire verso l’abbazia. Dal monte Santa Croce si scende per poi tornare a Narni.
  • Il Percorso Ciclo-Pedonale delle Gole del Nera è il miglior modo per scoprire uno dei luoghi più sorprendenti del nostro territorio. Si parte a piedi o in bici da sotto il Ponte d’Augusto (per info su dove noleggiare una bici è bene far riferimento al Sito Turismo di Narni per una passeggiata di circa 5 km che sorprende tra le gallerie della ex linea ferroviaria, il borgo di Stifone e le sue fonti e Le Mole e i suoi colori smeraldo. Dal sito di Stifone è anche possibile prenotare la visita al borgo e il bagno presso la Sorgente della Morìca.

Il Cammino dei Protomartiri Francescani

Narni è tappa di uno dei cammini più importanti dell’Umbria, il Cammino dei Protomartiri Francescani, esperienza in 6 tappe che ripercorre l’itinerario alla scoperta dei 5 borghi dove nacquero i primi 5 francescani che partirono dall’Umbria per trovare martirio in Marocco il 16 gennaio del 1220.

A Narni giunge la terza tappa Calvi dell’Umbria – Narni e parte la quarta tappa Narni – Stroncone.

il territorio di narni
Itinerari e Cammini

Narni e il suo territorio permettono la possibilità di passeggiare a piedi, in bici e a cavallo lungo cammini e sentieri la attraversano per l’intero territorio.

I più suggestivi sentieri del CAI

Diversi sono i sentieri che il CAI ha tracciato all’interno del territorio, tra i più interessanti suggeriamo, tra quelli che partono dalla città:

  • Sentiero 659 Narni – Madonna del Ponte – Taizzano – Castel Sant’Angelo un suggestivo percorso di circa 12 km di difficoltà escursionistica con ascesa di 200 mt., che parte da Piazza Garibaldi a Narni, visita i luoghi più interessanti del centro storico per poi discendere la rupe attraverso Porta della Fiera fino a giungere in Strada dei Tre Ponti e poi, più sotto al Ponte d’Augusto. Dopo aver attraversato il Nera il sentiero passa per il Santuario della Madonna del Ponte e poi sale verso il monte di Santa Croce alla scoperta dell’Abbazia di San Cassiano. La discesa verso le Gole del Nera porta poi al percorso ciclo-pedonale che accompagna fino a Stifone da cui si sale prima verso Taizzano e poi fino all’Abbazia di Sant’Angelo in Massa, da cui c’è il congiungimento con la terza tappa del Cammino dei Protomartiri che, se si vuole riporta a Narni. 
  • Sentiero 655 Narni – Itieli è un impegnativo percorso di 29 km con ascesa positiva di 1050 mt. che parte da Piazza dei Priori a Narni, scende verso Piazza Garibaldi per prendere l’ascesa verso la Rocca Albornoz per via del Monte prima e poi da via Feronia. Dopo aver condiviso un piccolo tratto col sentiero 640 che porta al monte San Pancrazio, il sentiero procede a valle della loc. La Scogliara per poi risalire il colle verso Ponte Cardona e il Centro Geografico d’Italia da cui inizia la discesa che arriva fino al Lago di Recentino in un tratto in mezzo alla pianura e alle campagne tra Narni e Terni. Passata la loc. Erababigia risale in direzione loc. Altrocanto giungendo poi all’antico castello de Itieli. 
  • Sentiero 659A Narni – Porta Pietra – Intersezione percorso 659 è un corto ma suggestivo percorso che passa lungo una delle più antiche via di accesso a Narni, partendo da Porta Pietra fino a giungere alle Gole del Nera in loc. Recentino. Il percorso di 2,1 km può essere realizzato anche come raccordo al sentiero 659 per il ritorno a Narni. 
  • Sentiero 654 Sentiero della Formina è un percorso di 13 km che ripercorre l’antichissimo Acquedotto Romano della Formina e ha inizio proprio nel luogo in cui l’acquedotto entrava a Narni – nei pressi della Chiesa Santa Margherita alla fine di via Cocceio Nerva  raggiungendo il Ponte Cardona – Centro Geografico d’Italia. Il sentiero finisce, nei pressi di Sant’Urbano che custodisce la fonte dell’acquedotto. 
  • Sentiero 640 Rocca di Narni – Monte San Pancrazio – Monte Cosce – Vacone – Rocchette è un impegnativo percorso di 30 km con ascesa di oltre 1000 mt. che parte dalla Rocca Albornoz di Narni raggiungendo lo Speco Francescano di Narni e poi la cima del Monte San Pancrazio. Passato il confine col Lazio raggiunge il monte Cosce, poi Vacone in sabina e Rocchette.
  • Sentiero 656 Itieli – Schifanoia è un percorso di circa 7 km che scende dal castello dei Itieli fino a Schifanoia passando per il borgo di Moricone. 
  • Sentiero 649 Ocriculum – Guadamello è un bel percorso che parte dall’Area Archeologica di Ocriculum alla scoperta dei piani lungo la valle del Tevere per poi risalire verso San Vito e giungere infine nel borgo di Guadamello. Sentiero escursionistico di 8 km con ascesa di 360 mt.
  • Sentiero 657 Guadamello – Intersezione percorso 658 è un percorso di 5,5 km che parte da Guadamello e, passando per la valle del Tevere giunge fino al Lago di San Liberato per risalire e raccordarsi al sentiero 658 con la possibilità di tornare a Guadamello o scoprire la meraviglia di Santa Pudenziana.
  • Sentiero 658 Guadamello – Santa Pudenziana è un meraviglioso percorso di 8,6 km, con ascensione di 130 mt., cha parte da Guadamello e, attraverso la campagna narnese giunge presso lo splendido complesso di Santa Pudenziana.

Le esperienze outdoor più interessanti

Oltre ai sentieri del CAI, partono da Narni diversi e interessanti percorsi:

  • Il Trekking ad anello Narni – Abbazia di San Cassiano è una passeggiata organizzata di 3 ore  tra natura, storia e spiritualità alla scoperta di uno dei luoghi più affascinanti di Narni. Si parte da Piazza dei Priori per scendere il colle per Porta della Fiera, raggiungere il Ponte d’Augusto e poi risalire verso l’abbazia. Dal monte Santa Croce si scende per poi tornare a Narni.
  • Il Percorso Ciclo-Pedonale delle Gole del Nera è il miglior modo per scoprire uno dei luoghi più sorprendenti del nostro territorio. Si parte a piedi o in bici da sotto il Ponte d’Augusto (per info su dove noleggiare una bici è bene far riferimento al Sito Turismo di Narni per una passeggiata di circa 5 km che sorprende tra le gallerie della ex linea ferroviaria, il borgo di Stifone e le sue fonti e Le Mole e i suoi colori smeraldo. Dal sito di Stifone è anche possibile prenotare la visita al borgo e il bagno presso la Sorgente della Morìca.

Il Cammino dei Protomartiri Francescani

Narni è tappa di uno dei cammini più importanti dell’Umbria, il Cammino dei Protomartiri Francescani, esperienza in 6 tappe che ripercorre l’itinerario alla scoperta dei 5 borghi dove nacquero i primi 5 francescani che partirono dall’Umbria per trovare martirio in Marocco il 16 gennaio del 1220.

A Narni giunge la terza tappa Calvi dell’Umbria – Narni e parte la quarta tappa Narni – Stroncone.

vivere il territorio
Eventi e tradizioni a Narni

Narni è una città che vive di eventi un po’ per tutto l’anno ma è tra la primavera e l’estate che esplode di iniziative che, nel corso degli anni, hanno raggiunto una notorietà internazionale. 

  • La Corsa all’Anello è l’evento storico rievocativo più sentito e importante di Narni. Oltre due settimane di spettacoli – tra fine aprile e inizio maggio- e iniziative a partire da fine aprile, fino a metà maggio che riportano Narni al tempo degli statuti del 1371. Oltre alla sentitissima festa del Patrono Giovenale del 3 maggio, tra corse a cavallo storiche, mercati medievali, apertura delle taverne, benedizioni dei cavalieri, si giunge alle date del Grande Corteo Storico e alla vera e propria Corsa all’Anello dove i Terzieri di Mezule, Santa Maria e Fraporta si sfidano in una spettacolare gara equestre che ne determinerà il vincitore!
  • A metà giugno Narni Città Teatro trasforma il centro storico, per un weekend, in un vero e proprio palcoscenico per eventi culturali di ogni tipo: spettacoli, prime assolute, grandi star ed eventi internazionali per un viaggio a ruota libera nel mondo dell’immaginazione, della fantasia e del sogno.
  • Luglio a Narni è sinonimo di Narnia Festival, evento internazionale ideato da Cristina Pegoraro che compone i suoi giorni di eventi unici con artisti di fama nazionale e internazionale.
  • Ad agosto va in scena L’International Festival Le Luci della Ribalta  che, organizzato dall’ Associazione Mozart Italia, porta a Narni concerti, mostre e splendide iniziative culturali
  • Sempre ad agosto, a Narni Scalo, si accendono i riflettori su Le Vie del Cinema, festival del cinema restaurato
  • A inizio ottobre è la volta del Festival della Sociologia
  • A fine ottobre il festival della fotografia Narnimmaginaria.

Diversi sono gli altri eventi che si susseguono, per un approfondimento è bene raggiungere la pagina dedicata nel sito turistico.

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