punto di interesse
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Il cuore amministrativo della San Gemini medievale e rinascimentale doveva essere Piazza Palazzo Vecchio, sede del Palazzo Pretorio, meglio conosciuto come Palazzo Vecchio.
Simbolo e antica sede del libero Comune di San Gemini e in stile gotico, Palazzo Vecchio fu edificato verso la fine del XII secolo e ospitò il governo del Podestà, diventando il simbolo del potere civico della città.
La facciata con un grande arco a tutto sesto e la monumentale scalinata in pietra, che porta al primo piano della struttura, custodiscono gli stemmi di Eugenio IV e della famiglia Orsini.
Il palazzo si trova interposto tra altri due importanti strutture:
Il cuore amministrativo della San Gemini medievale e rinascimentale doveva essere Piazza Palazzo Vecchio, sede del Palazzo Pretorio, meglio conosciuto come Palazzo Vecchio.
Simbolo e antica sede del libero Comune di San Gemini e in stile gotico, Palazzo Vecchio fu edificato verso la fine del XII secolo e ospitò il governo del Podestà, diventando il simbolo del potere civico della città.
La facciata con un grande arco a tutto sesto e la monumentale scalinata in pietra, che porta al primo piano della struttura, custodiscono gli stemmi di Eugenio IV e della famiglia Orsini.
Il palazzo si trova interposto tra altri due importanti strutture:
Internamente, singolari sono i dipinti che raffigurano cicli di lavori agresti, come la mietitura, la raccolta del ficus nigra e la spremitura dell’uva, e scene allusive del Buon governo.
Nella parete opposta è poi tuttoggi possibile ammirare quelli che erano gli stemmi di Podestà, come quello di Giovanni da Montenegro del 1482.
Internamente, singolari sono i dipinti che raffigurano cicli di lavori agresti, come la mietitura, la raccolta del ficus nigra e la spremitura dell’uva, e scene allusive del Buon governo.
Nella parete opposta è poi tuttoggi possibile ammirare quelli che erano gli stemmi di Podestà, come quello di Giovanni da Montenegro del 1482.
Peculiare l’orologio “alla romana” perché a sei cifre, come quello che era nella Torre dell’Orologio di Attigliano, adottati dalla chiesa alla fine del XIII secolo e poi diffusasi in Italia tra il XVII e XVIII secolo.
Aveva la funzione di indicare, col suono della campana, le antiche ore italiche: la misurazione del tempo partiva dall’Ave Maria della sera, appena il tramonto e non dalla mezzanotte.
Il meccanismo è funzionante attraverso un sistema di contrappesi detti “bilancia del tempo”.
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La Progressive Web App è parte del progetto “Le Terre dei Borghi Verdi”, realizzato in collaborazione e con il contributo della Regione Umbria – Assessorato al Turismo
©2021 Le Terre dei Borghi Verdi
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