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Eremo di San Michele

Chiesa

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Eremo di San Michele

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san michele

Eremo di San Michele: fede e tradizione

Se da Acquasparta si pone lo sguardo verso Monti Martani si può intravedere una costruzione bianca che fa capolino tra il verde in solitaria.

L’Eremo di San Michele del XVIII secolo, con Chiesa annessa e piccola residenza su due piani, è l’espressione della tradizione dei nostri Borghi Verdi: una piccola struttura, perfettamente integrata nel paesaggio, che mostra in se tutta la forza della tradizione della devozione del borgo di Acquasparta che celebra il Santo Arcangelo, con un processione che si svolge ininterrottamente dal 1725 a oggi, ogni 8 maggio.

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Se da Acquasparta si pone lo sguardo verso Monti Martani si può intravedere una costruzione bianca che fa capolino tra il verde in solitaria.

Eremo di San Michele: fede e tradizione

L’Eremo di San Michele del XVIII secolo, con Chiesa annessa e piccola residenza su due piani, è l’espressione della tradizione dei nostri Borghi Verdi: una piccola struttura, perfettamente integrata nel paesaggio, che mostra in se tutta la forza della tradizione della devozione del borgo di Acquasparta che celebra il Santo Arcangelo, con un processione che si svolge ininterrottamente dal 1725 a oggi, ogni 8 maggio.

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Lo splendido tratturo delle “cento volte” – chiamato così per le numerose curve del sentiero – parte dalla strada che da Acquasparta procede per Spoleto e per mezzo chilometro, ci accompagna sino all’eremo, e poi continua sino oltre il valico della montagna in direzione le Canapine.

Raggiungere l’eremo vuol dire godere del panorama suggestivo che spazia dalla valle del Naia sino a Todi. E, se si capita nel giorno della festa, è anche possibile gustare la tradizionale colazione con i prodotti del territorio e del tipico bocconcello al formaggio.

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Lo splendido tratturo delle “cento volte” – chiamato così per le numerose curve del sentiero – parte dalla strada che da Acquasparta procede per Spoleto e per mezzo chilometro, ci accompagna sino all’eremo, e poi continua sino oltre il valico della montagna in direzione le Canapine.

Raggiungere l’eremo vuol dire godere del panorama suggestivo che spazia dalla valle del Naia sino a Todi. E, se si capita nel giorno della festa, è anche possibile gustare la tradizionale colazione con i prodotti del territorio e del tipico bocconcello al formaggio.





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Eremo di San Michele
, 05021, Acquasparta