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Lungo la via che giunge alla Porta Medievale che controlla l’ingresso di Montecastrilli, di fianco al grande fontanile detto Asso di Coppe si erge un monumento, conosciuto come Infermeria-Ospedaletto, che fu opera del grande’architetto Cesare Bazzani.
Il progetto dell’edificio venne progettato nel 1924 e realizzato a partire dal 1928 per migliorare i servizi sanitari per gli abitanti del territorio.
La realizzazione dell’opera comprendeva la costruzione “dell’infermeria-ospedaletto”, con un reparto dispensa per i malati di tubercolosi (malattia molto diffusa dopo la fine della prima guerra Mondiale), nonché un monumento ai caduti per la patria.
Nella parte sinistra del monumento ai caduti è indicata la data del 1929, data della fine dei lavori, mentre nella parte destra è riportato il numero romano VII ad indicare gli anni trascorsi dalla nascita del fascismo, 1922.
Il 24 febbraio 1930 sotto l’amministrazione guidata dal podestà Paolo Nevi ci fu l’atto finale che sanciva il collaudo dell’opera.
Lungo la via che giunge alla Porta Medievale che controlla l’ingresso di Montecastrilli, di fianco al grande fontanile detto Asso di Coppe si erge un monumento, conosciuto come Infermeria-Ospedaletto, che fu opera del grande’architetto Cesare Bazzani.
Il progetto dell’edificio venne progettato nel 1924 e realizzato a partire dal 1928 per migliorare i servizi sanitari per gli abitanti del territorio.
La realizzazione dell’opera comprendeva la costruzione “dell’infermeria-ospedaletto”, con un reparto dispensa per i malati di tubercolosi (malattia molto diffusa dopo la fine della prima guerra Mondiale), nonché un monumento ai caduti per la patria.
Nella parte sinistra del monumento ai caduti è indicata la data del 1929, data della fine dei lavori, mentre nella parte destra è riportato il numero romano VII ad indicare gli anni trascorsi dalla nascita del fascismo, 1922.
Il 24 febbraio 1930 sotto l’amministrazione guidata dal podestà Paolo Nevi ci fu l’atto finale che sanciva il collaudo dell’opera.
Nei primi anni l’immobile fu adibito ad un uso prettamente sanitario, mentre già nella metà degli anni ‘30 si decise di spostare “nell’infermeria-ospedaletto” anche le scuole elementari, che fino a quel momento erano collocate nel centro storico.
L’edificio fu così ripartito: il piano terra, al quale si accedeva dall’ingresso laterale, al servizio dei vari medici condotti, mentre il primo e secondo piano al servizio della scuola elementare.
Nella metà degli anni ’60 con la costruzione delle scuole medie, situate di fianco all’ospedaletto, venne trasferita anche la scuola elementare nello stesso edificio, così “nell’infermeria-ospedaletto” i medici condotti e gli altri servizi sanitari poterono trasferirsi al primo piano dove ancora oggi prestano il servizio.
Nei primi anni l’immobile fu adibito ad un uso prettamente sanitario, mentre già nella metà degli anni ‘30 si decise di spostare “nell’infermeria-ospedaletto” anche le scuole elementari, che fino a quel momento erano collocate nel centro storico.
L’edificio fu così ripartito: il piano terra, al quale si accedeva dall’ingresso laterale, al servizio dei vari medici condotti, mentre il primo e secondo piano al servizio della scuola elementare.
Nella metà degli anni ’60 con la costruzione delle scuole medie, situate di fianco all’ospedaletto, venne trasferita anche la scuola elementare nello stesso edificio, così “nell’infermeria-ospedaletto” i medici condotti e gli altri servizi sanitari poterono trasferirsi al primo piano dove ancora oggi prestano il servizio.
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La Progressive Web App è parte del progetto “Le Terre dei Borghi Verdi”, realizzato in collaborazione e con il contributo della Regione Umbria – Assessorato al Turismo
©2021 Le Terre dei Borghi Verdi
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