punto di interesse

I Mammalocchi

Opera artistica

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I Mammalocchi

Opera artistica
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I Mammalocchi di Penna in Teverina

A chi passa lungo la provinciale arriva da Amelia non può sfuggire la vista di due possenti pilastri su cui poggiano due statue che sembrano difendere un cancello che si apre sul nulla: i Mammalocchi di Penna in Teverina.

Queste figure allegoriche, che provengono dalla mano di Pirro Ligorio, l’architetto del Bosco Sacro di Bomarzo, sono quanto resta, insieme alla Panche delle Quattro Stagioni del complesso della Fonte Orsina fatto edificare nella parte est di Penna da Maerbale Orsini nel 1550.

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A chi passa lungo la provinciale arriva da Amelia non può sfuggire la vista di due possenti pilastri su cui poggiano due statue che sembrano difendere un cancello che si apre sul nulla: i Mammalocchi di Penna in Teverina.

I Mammalocchi di Penna in Teverina

Queste figure allegoriche, che provengono dalla mano di Pirro Ligorio, l’architetto del Bosco Sacro di Bomarzo, sono quanto resta, insieme alla Panche delle Quattro Stagioni del complesso della Fonte Orsina fatto edificare nella parte est di Penna da Maerbale Orsini nel 1550.

La rosa schiacciata

I Mammalocchi, o “mammalucchi”, le panche e la rosa schiacciata che identifica la famiglia Orsini, ricordano la grandezza di questi luoghi e la storia di una terra che oggi mostra il suo fascino all’interno de Le Terre dei Borghi Verdi.

La rosa schiacciata

I Mammalocchi, o “mammalucchi”, le panche e la rosa schiacciata che identifica la famiglia Orsini, ricordano la grandezza di questi luoghi e la storia di una terra che oggi mostra il suo fascino all’interno de Le Terre dei Borghi Verdi.





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I Mammalocchi
, 05028, Penna in Teverina