punto di interesse
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Non ci rimane molto del complesso monumentale della Fonte Orsina, posto tra le località Podere Giardino e Muraltello, con cui Maerbale voleva rivaleggiare coi Giardini dei mostri di Bomarzo costruiti dal fratello Vicino Orsini.
Oltre ai Mammalocchi lungo la via che porta ad Amelia, un altro monumento riporta all’arte misterica di Pirro Ligorio: le panche e i busti posti all’ingresso monumentale del giardino di Palazzo Orsini.
Non ci rimane molto del complesso monumentale della Fonte Orsina, posto tra le località Podere Giardino e Muraltello, con cui Maerbale voleva rivaleggiare coi Giardini dei mostri di Bomarzo costruiti dal fratello Vicino Orsini.
Oltre ai Mammalocchi lungo la via che porta ad Amelia, un altro monumento riporta all’arte misterica di Pirro Ligorio: le panche e i busti posti all’ingresso monumentale del giardino di Palazzo Orsini.
Nelle immediate vicinanze della Porta Civica, percorrendo le mura, troviamo l’ingresso monumentale al giardino all’italiana di Palazzo Orsini, con quattro panche di travertino sormontate da altrettanti busti scolpiti raffiguranti, una giovane donna, un ragazzo, un uomo ed un vecchio.
Un tempo c’è chi volle vedervi la personificazione delle stagione e da allora vengono chiamate le Panche delle Quattro Stagioni.
Un’altra più romantica tesi sostiene che le fattezze siano quelle dei componenti della più importante famiglia che visse a Penna in Teverina vedendoci i ritratti di Vicino Orsini, con la moglie Giulia Farnese e suo figlio Marzio, e il viso di quel Maerbale Orsini che fu signore di queste splendide terre.
Nelle immediate vicinanze della Porta Civica, percorrendo le mura, troviamo l’ingresso monumentale al giardino all’italiana di Palazzo Orsini, con quattro panche di travertino sormontate da altrettanti busti scolpiti raffiguranti, una giovane donna, un ragazzo, un uomo ed un vecchio.
Un tempo c’è chi volle vedervi la personificazione delle stagione e da allora vengono chiamate le Panche delle Quattro Stagioni.
Un’altra più romantica tesi sostiene che le fattezze siano quelle dei componenti della più importante famiglia che visse a Penna in Teverina vedendoci i ritratti di Vicino Orsini, con la moglie Giulia Farnese e suo figlio Marzio, e il viso di quel Maerbale Orsini che fu signore di queste splendide terre.
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La Progressive Web App è parte del progetto “Le Terre dei Borghi Verdi”, realizzato in collaborazione e con il contributo della Regione Umbria – Assessorato al Turismo
©2021 Le Terre dei Borghi Verdi
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