punto di interesse
punto di interesse
Lungo via Casventino si incrocia piazza Palazzo Vecchio che, oltre all’omonimo mirabile palazzo ospita quella che in origine doveva essere una sorta di piccola loggia pubblica con all’interno un’edicola con icona venerata della Vergine e oggi è conosciuta coma la Chiesa di San Carlo.
Nel tempo le arcate della loggia vennero tamponate e le due porta architravate e già dagli inizi del 1400 l’edificio era una chiesa a unica navata con asse longitudinale che, per questo motivo, segue ancora oggi l’asse della strada.
Nel corso dei secoli la chiesa ha cambiato più volte nome, da Santa Maria de Cicerchiis, a Santa Maria de Incertis, per poi prendere l’attuale nome di Chiesa di San Carlo, in ricordo di quando lo stesso santo, Carlo Borromeo nel XVI secolo vi celebrò una messa.
Lungo via Casventino si incrocia piazza Palazzo Vecchio che, oltre all’omonimo mirabile palazzo ospita quella che in origine doveva essere una sorta di piccola loggia pubblica con all’interno un’edicola con icona venerata della Vergine e oggi è conosciuta coma la Chiesa di San Carlo.
Nel tempo le arcate della loggia vennero tamponate e le due porta architravate e già dagli inizi del 1400 l’edificio era una chiesa a unica navata con asse longitudinale che, per questo motivo, segue ancora oggi l’asse della strada.
Nel corso dei secoli la chiesa ha cambiato più volte nome, da Santa Maria de Cicerchiis, a Santa Maria de Incertis, per poi prendere l’attuale nome di Chiesa di San Carlo, in ricordo di quando lo stesso santo, Carlo Borromeo nel XVI secolo vi celebrò una messa.
All’interno della chiesa si trova un ciborio che, sovrastante l’altare centrale, protegge il prezioso affresco che raffigura la Madonna in Trono fra Santi e Angeli Musicanti.
Negli strati più bassi altri affreschi più antichi: San Bernardino, Sant’Antonio Abate, San Giorgio databili dal XIV al XV secolo.
Sulla parete di sinistra una nicchia con l’affresco di una Madonna con Bambino tra Santo Stefano e San Sebastiano e nell’intradosso, le figure di Sant’Ansano e San Vincenzo Ferrer.
Usciti dalla chiesa, se non è stato già fatto, vale la pena una visita a Palazzo Vecchio.
All’interno della chiesa si trova un ciborio che, sovrastante l’altare centrale, protegge il prezioso affresco che raffigura la Madonna in Trono fra Santi e Angeli Musicanti.
Negli strati più bassi altri affreschi più antichi: San Bernardino, Sant’Antonio Abate, San Giorgio databili dal XIV al XV secolo.
Sulla parete di sinistra una nicchia con l’affresco di una Madonna con Bambino tra Santo Stefano e San Sebastiano e nell’intradosso, le figure di Sant’Ansano e San Vincenzo Ferrer.
Usciti dalla chiesa, se non è stato già fatto, vale la pena una visita a Palazzo Vecchio.
scopri tutti i punti di interesse del borgo
Informazioni, appuntamenti e proposte di viaggio su:
La Progressive Web App è parte del progetto “Le Terre dei Borghi Verdi”, realizzato in collaborazione e con il contributo della Regione Umbria – Assessorato al Turismo
©2021 Le Terre dei Borghi Verdi
Le Terre dei Borghi Verdi
Benvenuti in Umbria Meridionale,
dove la lentezza si fa valore
Informazioni, appuntamenti e proposte di viaggio su:
La Progressive Web App è parte del progetto “Le Terre dei Borghi Verdi”, realizzato in collaborazione e con il contributo della Regione Umbria – Assessorato al Turismo
©2021 Le Terre dei Borghi Verdi