punto di interesse

Palazzo Santacroce

Palazzo storico

0744 630015

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Palazzo Santacroce

Palazzo storico

0744 630015

La storia di Palazzo Santacroce di San Gemini

Sulla destra dell’imponente Porta Romana passaggio lungo la seconda cerchia di mura di San Gemini per chi giunge dalla vecchia Flaminia, si erge quello che fu Palazzo Santacroce, oggi splendido Albergo Duomo – Grand Hotel, con ingresso lato Duomo.

Costruito tra il 1729 e il 1730 a seguito dell’acquisto del ducato da parte del principe Scipione Publicola Santacroce come residenza di questa famiglia nobile romana, Palazzo Santacroce venne poi ceduto nel 1920 a Carlo Violati, fondatore della società della acque minerali che resero poi San Gemini famosa in tutto il mondo, e adibito ad albergo l’anno successivo.

Sulla destra dell’imponente Porta Romana passaggio lungo la seconda cerchia di mura di San Gemini per chi giunge dalla vecchia Flaminia, si erge quello che fu Palazzo Santacroce, oggi splendido Albergo Duomo – Grand Hotel, con ingresso lato Duomo.

La storia di Palazzo Santacroce di San Gemini

Costruito tra il 1729 e il 1730 a seguito dell’acquisto del ducato da parte del principe Scipione Publicola Santacroce come residenza di questa famiglia nobile romana, Palazzo Santacroce venne poi ceduto nel 1920 a Carlo Violati, fondatore della società della acque minerali che resero poi San Gemini famosa in tutto il mondo, e adibito ad albergo l’anno successivo.

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Il Palazzo Ducale: l’architettura, il parco e gli interni

L’edificio mantiene inviolato il fascino delle residenze nobiliari del XVIII secolo: e le due torri, che si sommano a quella di lato a Porta Romana contribuiscono ad aumentarne il fascino che richiama le architetture di un fortilizio medievale.

Un parco con giardino e il suo verde contribuiscono a dare alla residenza ancor più fascino e bellezza.

All’interno del palazzo uno scalone d’onore portava al piano nobile dove la famiglia realizzò un salone interamente affrescato.

Nei riquadri delle pareti furono rappresentati alcuni episodi della Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso che con i suoi temi ben si adattava all’esaltazione della famiglia Santacroce, sia per il messaggio legato ai temi dell’onore, della cavalleria, della guerra nobile e della lotta ai musulmani, sia anche per un intento celebrativo della famiglia: a Gerusalemme infatti si conservano le reliquie della Santa Croce.

Il Palazzo Ducale: l’architettura, il parco e gli interni

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L’edificio mantiene inviolato il fascino delle residenze nobiliari del XVIII secolo: e le due torri, che si sommano a quella di lato a Porta Romana contribuiscono ad aumentarne il fascino che richiama le architetture di un fortilizio medievale.

Un parco con giardino e il suo verde contribuiscono a dare alla residenza ancor più fascino e bellezza.

All’interno del palazzo uno scalone d’onore portava al piano nobile dove la famiglia realizzò un salone interamente affrescato.

Nei riquadri delle pareti furono rappresentati alcuni episodi della Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso che con i suoi temi ben si adattava all’esaltazione della famiglia Santacroce, sia per il messaggio legato ai temi dell’onore, della cavalleria, della guerra nobile e della lotta ai musulmani, sia anche per un intento celebrativo della famiglia: a Gerusalemme infatti si conservano le reliquie della Santa Croce.





La passeggiata e il Belvedere

Partendo da Porta Romana e proseguendo verso il palazzo nel 1869 è stata ricavata la Passeggiata con belvedere sulla valle Ternana che poi, risalendo le mura, porta sino in cima al colle antistante lo stadio con splendida vista sul castello e il borgo di San Gemini.

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Palazzo Santacroce
Piazza Duomo, 05029, San Gemini