punto di interesse
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La Chiesa di Sant’Apollinare si erge appena dopo la porta di ingresso di Toscolano e fa parte del caratteristico circuito di mura che contraddistinguono il castello posto a ridosso del monte Croce di Serra.
La prima notizia certa relativa a una chiesa di Sant’Apollinare che fu unita alla Chiesa di San Giovanni il 12 giugno del 1400 è riportata nel “Prontuario alfabetico delle Cappelle di Iuspatronato esistenti nella Diocesi”, redatto nel 1867 dal cancelliere vescovile Bonaventura Pianegiani.
Come riporta un’incisione sul portale d’ingresso, il complesso fu ricostruito agli inizi XVII secolo.
L’accesso alla chiesa è garantito da alcuni gradini che portano a un piccolo sagrato decorato in mattoni murati di coltello a spina di pesce su cui si innalza il portone sovrastato da un piccolo rosone.
L’interno è ad aula unica coperta con volte a vela ribassate sviluppate in tre campate, l’ultima delle quali sovrasta il presbiterio che custodisce l’altare maggiore dedicato a Sant’Apollinare.
Gli altri due altari sono dedicati:
Interessanti sono le tele del XVII secolo di Andrea Polinori e Pietro Paolo Sensini.
Nella controfacciata si conserva la cantoria lignea e un particolare organo in legno di ulivo.
La Chiesa di Sant’Apollinare si erge appena dopo la porta di ingresso di Toscolano e fa parte del caratteristico circuito di mura che contraddistinguono il castello posto a ridosso del monte Croce di Serra.
La prima notizia certa relativa a una chiesa di Sant’Apollinare che fu unita alla Chiesa di San Giovanni il 12 giugno del 1400 è riportata nel “Prontuario alfabetico delle Cappelle di Iuspatronato esistenti nella Diocesi”, redatto nel 1867 dal cancelliere vescovile Bonaventura Pianegiani.
Come riporta un’incisione sul portale d’ingresso, il complesso fu ricostruito agli inizi XVII secolo.
L’accesso alla chiesa è garantito da alcuni gradini che portano a un piccolo sagrato decorato in mattoni murati di coltello a spina di pesce su cui si innalza il portone sovrastato da un piccolo rosone.
L’interno è ad aula unica coperta con volte a vela ribassate sviluppate in tre campate, l’ultima delle quali sovrasta il presbiterio che custodisce l’altare maggiore dedicato a Sant’Apollinare.
Gli altri due altari sono dedicati:
Interessanti sono le tele del XVII secolo di Andrea Polinori e Pietro Paolo Sensini.
Nella controfacciata si conserva la cantoria lignea e un particolare organo in legno di ulivo.
In un messale, oggi custodito presso il Vescovado di Todi, si trova la firma di Carlo VIII re di Francia che occupò il castello di Toscolano nel 1495.
In un messale, oggi custodito presso il Vescovado di Todi, si trova la firma di Carlo VIII re di Francia che occupò il castello di Toscolano nel 1495.
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