punto di interesse
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Posto a nord dell’altura che ospita il centro storico di Montecastrilli, il complesso del Monastero delle Clarisse è parte integrante del centro storico e ha nella Chiesa di Santa Chiara il luogo dove si celebra quotidianamente la Santa Messa a beneficio delle suore e dei fedeli al cui culto essa è liberamente aperta.
La Chiesa di Santa Chiara fu costruita tra il XV ed il XVI secolo beneficiando di un lascito testamentario (1 febbraio 1649) del nobile Cinthio Accursi di Todi, discendente da famiglia proveniente dal territorio di Montecastrilli.
Terminata la costruzione nell’anno 1663, rispettando gli intenti del benefattore, la Chiesa fu solennemente consacrata e dedicata ai Santi Francesco e Chiara (8 novembre 1663) come riportato nella lapide sepolcrale conservata intatta all’interno della Chiesa stessa.
A seguito di importanti lavori eseguiti sulla volta e alle modifiche dell’altare maggiore, la Chiesa fu di nuovo consacrata il 27 agosto 1729 ad opera del Vescovo di Todi Ludovico Anselmo Gualtiero.
Posto a nord dell’altura che ospita il centro storico di Montecastrilli, il complesso del Monastero delle Clarisse è parte integrante del centro storico e ha nella Chiesa di Santa Chiara il luogo dove si celebra quotidianamente la Santa Messa a beneficio delle suore e dei fedeli al cui culto essa è liberamente aperta.
La Chiesa di Santa Chiara fu costruita tra il XV ed il XVI secolo beneficiando di un lascito testamentario (1 febbraio 1649) del nobile Cinthio Accursi di Todi, discendente da famiglia proveniente dal territorio di Montecastrilli.
Terminata la costruzione nell’anno 1663, rispettando gli intenti del benefattore, la Chiesa fu solennemente consacrata e dedicata ai Santi Francesco e Chiara (8 novembre 1663) come riportato nella lapide sepolcrale conservata intatta all’interno della Chiesa stessa.
A seguito di importanti lavori eseguiti sulla volta e alle modifiche dell’altare maggiore, la Chiesa fu di nuovo consacrata il 27 agosto 1729 ad opera del Vescovo di Todi Ludovico Anselmo Gualtiero.
La struttura è a navata unica ed evoca lo stile architettonico del barocco umbro. La volta sopra l’altare è adornata con eleganti affreschi.
Già dall’ingresso, la vista della grande tela ad olio posta sulla parete dietro l’Altare Maggiore, evidenzia i caratteri francescani della Chiesa: “Madonna tra Angeli porge il Bambino ai Santi Francesco e Chiara” con in ombra, in contemplazione, Antonio da Padova e Maria Maddalena. L’opera (1678) è del pittore reatino Girolamo Troppa ed è resa più imponente dalla maestosa cornice in pasta di legno che la sostiene.
A sinistra dell’altare maggiore, realizzato negli anni 1997-1998, si nota il nuovo coro in legno, dove siedono le suore durante le celebrazioni, una grande grata in ferro segna la separazione della clausura dalla navata della Chiesa.
Prima della realizzazione del nuovo coro le suore assistevano alle celebrazioni sedute nel soppalco che si trova sopra la porta di ingresso della Chiesa.
Nello stesso periodo, oltre al coro fu realizzato l’attuale altare in marmo in sostituzione di quello seicentesco in legno per adeguare le funzioni alla nuova liturgia, come pure fu ripristinato il pavimento in marmo con quello attuale in cotto francescano.
Dietro l’altare, sotto al Tabernacolo, non visibile perché murata dietro un fondello, è collocata l’urna di Suor Maria Lanceata Morelli, morta in odore di Santità il 26 agosto 1762. Ancora dietro, non visibile dalla Chiesa, si trova il coro antico dove le suore si riuniscono per le loro preghiere.
La struttura è a navata unica ed evoca lo stile architettonico del barocco umbro. La volta sopra l’altare è adornata con eleganti affreschi.
Già dall’ingresso, la vista della grande tela ad olio posta sulla parete dietro l’Altare Maggiore, evidenzia i caratteri francescani della Chiesa: “Madonna tra Angeli porge il Bambino ai Santi Francesco e Chiara” con in ombra, in contemplazione, Antonio da Padova e Maria Maddalena. L’opera (1678) è del pittore reatino Girolamo Troppa ed è resa più imponente dalla maestosa cornice in pasta di legno che la sostiene.
A sinistra dell’altare maggiore, realizzato negli anni 1997-1998, si nota il nuovo coro in legno, dove siedono le suore durante le celebrazioni, una grande grata in ferro segna la separazione della clausura dalla navata della Chiesa.
Prima della realizzazione del nuovo coro le suore assistevano alle celebrazioni sedute nel soppalco che si trova sopra la porta di ingresso della Chiesa.
Nello stesso periodo, oltre al coro fu realizzato l’attuale altare in marmo in sostituzione di quello seicentesco in legno per adeguare le funzioni alla nuova liturgia, come pure fu ripristinato il pavimento in marmo con quello attuale in cotto francescano.
Dietro l’altare, sotto al Tabernacolo, non visibile perché murata dietro un fondello, è collocata l’urna di Suor Maria Lanceata Morelli, morta in odore di Santità il 26 agosto 1762. Ancora dietro, non visibile dalla Chiesa, si trova il coro antico dove le suore si riuniscono per le loro preghiere.
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La Progressive Web App è parte del progetto “Le Terre dei Borghi Verdi”, realizzato in collaborazione e con il contributo della Regione Umbria – Assessorato al Turismo
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