Terni è un libro di storia dell’arte da sfogliare alla scoperta degli angoli della città e del suo inestimabile territorio caratteristico dell’appennino umbro-marchigiano.
Un giro per il centro storico di Terni
Il centro storico e le sue stratificazioni storiche e architettoniche si possono scoprire attraverso degli itinerari tematici alla riscoperta della Terni romana, di quella medievale, di quella rinascimentale, di quella delle architetture del primo Novecento e di quella più propriamente industriale.
Itinerario Terni romana
Poche sono le tracce del tempo degli Umbri – le acciaierie insistono sopra la grande area dove furono rinvenute necropoli di questi popoli – restano invece alcune opere e monumenti del periodo romano quando la città si chiamava Interamna Nahars.
L’itinerario ’area urbana del municipio, monumentalizzata nel I secolo, sono visibili: le grandi mura in opera quadrata in via Giannelli che sostengono il terrapieno su cui sorgono i Giardini Pubblici e l’Anfiteatro Fausto in via del Vescovado; non ci sono grandi tracce del teatro era nell’odierna via Aminale né del Foro che insisteva nell’odierna Piazza della Repubblica.
Sia i reperti del periodo umbro, sia quelli del periodo romano sono conservati nel Museo Archeologico eccezionale luogo dove ammirare le opere della storia più antica della città.
Itinerario Terni medievale
Nel tessuto urbano della città diversi sono i monumenti medievali che vale la pena visitare mediante un itinerario in giro per quelli che erano i sei rioni nel medioevo: Fabri, Castello, Rigonfi, Adultrini, Di Sotto, Amingoni.
Dalla città si accedeva da sei porte, tra le due ancora visibili partiremo da Porta Sant’Angelo da cui si può raggiungere l’antica Chiesa di Sant’Alò. La cripta del Duomo di Terni ha origini medievali e da piazza Duomo facilmente si può raggiungere via Roma su cui si erge la Torre Barbarasa. A breve distanza da Palazzo Spada si trova la Chiesa di San Salvatore uno dei più antichi e suggestivi edifici religiosi di Terni da cui si può raggiungere Piazza della Repubblica e l’Ex Palazzo del Comune. Nell’omonima e vicina piazza si innalza la Chiesa di San Pietro, poi lungo il Corso Vecchio la Chiesa di San Lorenzo e la Torre dei Castelli. In via Angeloni è vicina la Chiesa di San Cristoforo un po’ più a distanza la struttura di Porta Spoletina. Prima del ritorno vale la pena la visita a uno degli edifici medievali meglio conservati: Palazzo Mazzancolli.
Itinerario Terni rinascimentale
Il Rinascimento si afferma a Terni attraverso numerosi monumenti che, ancora oggi in gran parte, arricchiscono l’impianto urbano della città e che sono da godersi in una splendida passeggiata col naso all’insù.
Un giro per la Terni rinascimentale non può che partire, in piazza Ridolfi, da Palazzo Spada progettato da Antonio da Sangallo il Giovane e oggi sede del Comune e dal vicino Palazzo Pierfelici col portale del primo Cinquecento. Due degli edifici più importanti della città sono, in piazza Duomo, il Palazzo Bianchini-Riccardi e la Cattedrale di Santa Maria Assunta la chiesa-madre della Diocesi di Terni-Narni-Amelia. In via del Teatro Romano si innalza la bellezza di Palazzo Gazzoli e nella vicina via delle Tre Colonne Palazzo Sciamanna. Nell’intorno di via Cavour si possono ammirare: Palazzo Alberici con lo splendido cortile quattrocentesco, Palazzo Possenti, Palazzo Fabrizi e Palazzo Mastrozzi-Magroni. In via del Tribunale Palazzo Pressio-Colonnese, poi nella via omonima il bel Palazzo Carrara e infine, tornando verso piazza Ridolfi: nell’omonima via Palazzo Manassei e in via Garibaldi Palazzo Montani.
Notevole anche la produzione pittorica rinascimentale, a partire dagli affreschi di Bartolomeo di Tommaso da Foligno che raffigurano il Giudizio Universale nella cappella Paradisi nella Chiesa di San Francesco.
Il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea conserva inoltre una tavola con lo Sposalizio di Santa Caterina di Benozzo Gozzoli del 1466; uno stendardo con la Crocifissione di Niccolò Alunno del 1496 e opere dello Spagna, di Piermatteo d’Amelia e di Domenico Alfani. Fra Cinquecento e Seicento imponenti lavori sono compiuti nella Basilica di San Valentino che viene ricostruita.
Itinerario Terni del primo Novecento
Fondamentale per la città è stata l’opera di alcuni degli architetti del primo Novecento: le opere di Cesare Bazzani e Mario Ridolfi abbelliscono e rendono preziosi alcuni dei luoghi iconici della città, a partire dalla piazza centrale dove troneggia la Fontana di Piazza Tacito di Ridolfi e, di lato, il Palazzo del Governo di Bazzani. In Corso Tacito si possono ammirare la Palazzina Alterrocca di Bazzani e la Casa Chitarrini, in largo Villa Glori, di Ridolfi. Palazzo Briganti in piazza San Pietro e l’ex Palazzo delle Poste in piazza San Giovanni Decollato sono anche esse opera l’una di Ridolfi, l’altra di Bazzani.
Itinerario Terni industriale
La Città dell’Acciaio non poteva che avere anche un percorso dedicato a quell’industria che ha caratterizzato Terni a partire dal XIX secolo.
A evidenziare questa vocazione industriale tante sono le opere in giro per la città: dall’obelisco Lancia di Luce di Arnaldo Pomodoro alla fine di corso del Popolo, all’Hyperion di Agapito Miniucchi nel piazzale dell’Acciaio e la Grande Pressa, un monumento di 12.000 tonnellate collocato nel piazzale antistante la stazione ferroviaria.
Importanti i siti di archeologia industriale oggi trasformati in musei o poli cinematografici e multimediali, quali il Museo delle Armi che si trova proprio nella ex Fabbrica Valli, alture, laghi e fiumi costellati di castelli, borghi, abbazie, luoghi di interesse storico, d’Armi, o il “CAOS – Centro Arti Opificio Siri”, un centro culturale dedicato alla fruizione delle arti, nonché sede del Museo Archeologico e del Museo di Arte Contemporanea, nato dalla riconversione dell’ex fabbrica chimica SIRI.
Il territorio e le tante, splendide frazioni
Dalla Valnerina alla Val Serra, dallo scorrere impetuoso del Nera a quello lento lungo la via Flaminia, da abitati posti in pianura a tempi che si innalzano nei punti più alti della montagna: il territorio della città è fatto di tanti luoghi di interesse, ognuno con le proprie peculiarità, ognuno con le proprie tradizioni, ma anche ognuno unito in un’unica orgogliosa terra, quella del territorio del Comune di Terni.
La Valnerina ternana e la Cascata delle Marmore
Lungo lo splendido tratto del medio-basso corso del Nera, la Valnerina Ternana – che comprende, oltre a Terni, anche i Comuni di Arrone, Montefranco, Polino e Ferentillo e che insieme formano il Parco Fluviale del Nera – monti, fiumi e boschi impreziositi da una miriade di piccoli abitati, castelli medievali, torri di avvistamento, abbazie, eremi e stupendi paesi, quali Papigno e San Liberatore, Collestatte e Torre Orsina che custodiscono l’attrattore principe delle nostre terre: la Cascata delle Marmore.
La possibilità di praticare ogni tipo di sport outdoor, quello di scoprire aree di interesse storico e culturale, rendono quest’area una delle più interessanti di Terni e del nostro comprensorio.
Il castello di Miranda a confine col reatino e il Lago di Piediluco
Poco più a sud della Valnerina, a confine col territorio di Rieti, Larviano prima e Miranda – famosa per la sua splendida stella di Natale – è uno dei castelli più suggestivi del territorio coi suoi panorami che spaziano su tutta la conca e la presenza di percorsi e itinerari tra il verde che giungono fino al Lago di Piediluco perla del ternano con il suo splendido abitato e le attività sportive che l’hanno resa famosa a livello internazionale per il canottaggio.
La Valserra
Altra valle di estrema suggestione è quella che si apre intorno al torrente Serra: col territorio che parte a nord-est della conca ternana e che, alternativamente alla valle del Tessino percorso dalla via Flaminia, costituisce un collegamento naturale tra Terni e Spoleto.
Anche qui, castelli e torri di avvistamento, costellano le pendici dei rilievi sorgendo in relazione a percorsi viarii di mezzacosta: a partire dalla conca: Rocca San Zenone, Acquapalombo, Battiferro, Cecalocco, Appecano, Poggio Lavarino, Giuncano, Polenaco, Pracchia e Porzano, sono i nomi degli abitati che vanno a costituire questo splendido comprensorio un tempo assoggettato alle Terre Arnolfe.
Cesi, le Terre Arnolfe e Torre Maggiore
Alle pendici del monte di Torre Maggiore, che in cima a 1121 metri custodisce un suggestivo Santuario pre-romano, lo splendido e panoramico borgo di Cesi è quanto resta della città che fu la capitale delle Terre Arnolfe i cui domini spaziavano per un vastissimo territorio. Sotto Cesi l’antico municipio romano di Carsulae, a confine col territorio del Comune di San Gemini oggi è un’area archeologica di estremo fascino.
Lungo il sud della via Flaminia
Lungo la via Flaminia, a sud di Terni si erge l’orgoglioso e bello castello di Collescipoli, antica municipalità e prima roccaforte a difesa dei confini con Narni nel medioevo.