punto di interesse

Foresta Fossile di Dunarobba

Parco

+39 0744940348

lunedì: chiuso

martedì: 10.00 – 13.00

mercoledì: 10.00 – 13.00

giovedì: 10.00 – 13.00

venerdì: 10.00 – 13.00

sabato: 10.00 – 13.00 / 14.00 – 17.00

domenica: 10.00 – 13.00 / 14.00 – 17.00

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domenica: 10.00 – 13.00 / 14.00 – 17.00

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La foresta fossile e una storia che parte milioni di anni fa

La Foresta Fossile di Dunarobba è una vera e propria perla della paleontologia mondiale e si trova nel territorio della frazione di Dunarobba a pochi chilometri da Avigliano Umbro.

Siamo all’interno del periodo geologico del Pliocene, tra i tre e i due milioni di anni fa, il mare lambiva l’attuale territorio dell’Umbria sino ad Orvieto, e le terre di Avigliano erano in una condizione semi paludosa: in questo territorio crescevano delle gigantesche conifere che poi vennero sommerse da quello che venne chiamato Lago Tiberino.

Il sonno dei giganti fu molto lungo se, solo alla fine degli anni ‘70, all’interno di una cava di argilla destinata alla fabbricazione di mattoni in località Casaccia, vennero scoperti quei tronchi che, una volta studiati alcuni anni dopo, svelarono il fatto che si trattava di vero e proprio legno antico mummificato (e non pietrificato) di milioni di anni.

Conifere simili alle odierne sequoie americane

Si stima che i circa cinquanta tronchi che si innalzavano oltre i trenta metri con diametri da uno a quattro metri, facessero parte di un bosco di conifere del genere Taxodion: una sequoia ormai estinta ma molto simile a quella sempervirens che raggiunge anche i cento metri di altezza e vive in alcuni territori della California.

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La Foresta Fossile di Dunarobba è una vera e propria perla della paleontologia mondiale e si trova nel territorio della frazione di Dunarobba a pochi chilometri da Avigliano Umbro.

La foresta fossile e una storia che parte milioni di anni fa

Siamo all’interno del periodo geologico del Pliocene, tra i tre e i due milioni di anni fa, il mare lambiva l’attuale territorio dell’Umbria sino ad Orvieto, e le terre di Avigliano erano in una condizione semi paludosa: in questo territorio crescevano delle gigantesche conifere che poi vennero sommerse da quello che venne chiamato Lago Tiberino.

Il sonno dei giganti fu molto lungo se, solo alla fine degli anni ‘70, all’interno di una cava di argilla destinata alla fabbricazione di mattoni in località Casaccia, vennero scoperti quei tronchi che, una volta studiati alcuni anni dopo, svelarono il fatto che si trattava di vero e proprio legno antico mummificato (e non pietrificato) di milioni di anni.

Conifere simili alle odierne sequoie americane

Si stima che i circa cinquanta tronchi che si innalzavano oltre i trenta metri con diametri da uno a quattro metri, facessero parte di un bosco di conifere del genere Taxodion: una sequoia ormai estinta ma molto simile a quella sempervirens che raggiunge anche i cento metri di altezza e vive in alcuni territori della California.

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Il Centro di Paleontologia Vegetale: l’Arboretum e il museo

Nei pressi della Foresta Fossile, nel 1999 è stato creato il Centro Paleontologia Vegetale, uno splendido complesso che custodisce:

  • l’Arboretum costituito da alberi e piante che ricostruiscono un habitat non dissimile da quello del tempo;
  • il Museo di Paleontologia Vegetale che, oltre ai reperti della foresta ospita anche alcuni di quelli della Grotta Bella;
  • un piccolo Museo della Miniera e della Fornace di Dunarobba;
  • la biglietteria con bookshop, auditorium con la possibilità di organizzare delle attività e laboratori per le scuole;
  • un emporium coi prodotti locali;

il Centro Pietro Gauli, in cui si possono ammirare le opere del pittore e scenografo del movimento artistico di Corrente.

Il Museo Open della Foresta Fossile: un territorio da esplorare e scoprire

Il MOFF’art (Museo Open della Foresta Fossile), ideato dalla Cooperativa Surgente che gestisce la foresta, è la commistione di tre percorsi sviluppati in 50 km all’interno del territorio nell’intorno della Foresta Fossile:

  • Percorso scientifico: la Foresta Fossile, l’uomo e il suo ambiente – con la visita all’Arboretum, il Museo di Paleontologia vegetale, la Foresta Fossile, il Centro Pietro Gauli e il Museo della Miniera e della Fornace.
  • Percorso artistico: dal teatro sacro al teatro profano – con visita agli affreschi della Chiesa della SS. Trinità, della Madonna delle Grazie, di Palazzo VIci, ai murale del borgo e al Teatro Comunale;
  • Percorso naturalistico: dalla Grotta Bella al sentiero della vita – con visita alla Grotta Bella, al borgo di Santa Restituta, al Cimitero e Chiesa di San Michele e al borgo di Toscolano.

Esperienze in una sorta di museo all’aperto che con l’albergo diffuso offre anche la possibilità di dormirci dentro.

Il Centro di Paleontologia Vegetale: l’Arboretum e il museo

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Nei pressi della Foresta Fossile, nel 1999 è stato creato il Centro Paleontologia Vegetale, uno splendido complesso che custodisce:

  • l’Arboretum costituito da alberi e piante che ricostruiscono un habitat non dissimile da quello del tempo;
  • il Museo di Paleontologia Vegetale che, oltre ai reperti della foresta ospita anche alcuni di quelli della Grotta Bella;
  • un piccolo Museo della Miniera e della Fornace di Dunarobba;
  • la biglietteria con bookshop, auditorium con la possibilità di organizzare delle attività e laboratori per le scuole;
  • un emporium coi prodotti locali;

il Centro Pietro Gauli, in cui si possono ammirare le opere del pittore e scenografo del movimento artistico di Corrente.

Il Museo Open della Foresta Fossile: un territorio da esplorare e scoprire

Il MOFF’art (Museo Open della Foresta Fossile), ideato dalla Cooperativa Surgente che gestisce la foresta, è la commistione di tre percorsi sviluppati in 50 km all’interno del territorio nell’intorno della Foresta Fossile:

  • Percorso scientifico: la Foresta Fossile, l’uomo e il suo ambiente – con la visita all’Arboretum, il Museo di Paleontologia vegetale, la Foresta Fossile, il Centro Pietro Gauli e il Museo della Miniera e della Fornace.
  • Percorso artistico: dal teatro sacro al teatro profano – con visita agli affreschi della Chiesa della SS. Trinità, della Madonna delle Grazie, di Palazzo VIci, ai murale del borgo e al Teatro Comunale;
  • Percorso naturalistico: dalla Grotta Bella al sentiero della vita – con visita alla Grotta Bella, al borgo di Santa Restituta, al Cimitero e Chiesa di San Michele e al borgo di Toscolano.

Esperienze in una sorta di museo all’aperto che con l’albergo diffuso offre anche la possibilità di dormirci dentro.





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Foresta Fossile di Dunarobba
, 05020, Avigliano Umbro