punto di interesse
Situata in una posizione che domina il passaggio della via Amerina, la Fortezza Alta – oggi splendida dimora storica – è una delle più pregevoli testimonianze di fortilizi militari a difesa del cosiddetto Corridoio Bizantino del nostro territorio.
Probabilmente edificata su una precedente roccaforte, la Fortezza Alta deve l’aspetto attuale alla famiglia Vici di Stroncone che, nel complesso delle diverse opere realizzate nel territorio di Avigliano Umbro, la fecero edificare a partire dal 1482.
La Fortezza, insieme al Castello di Dunarobba – chiamato anche Fortilizio dei Vici – furono fortificati anche a controllo del vicino Castello di Sismano di proprietà dei principi Corsini di Firenze.
Di base quadrata con quattro torrioni semicircolari agli angoli, è uno dei pochi edifici fortificati ancora perfettamente conservati e presenti sul nostro territorio, e custodisce al suo interno una cappella consacrata al Beato Antonio Vici, patrono di Stroncone.
Tale era la devozione al Beato che, sino a qualche anno fa, il 7 febbraio – come accade a Stroncone, presso il Convento di San Francesco – veniva celebrata una solenne Messa durante la quale venivano benedetti gli animali di tutto il contado.
Situata in una posizione che domina il passaggio della via Amerina, la Fortezza Alta – oggi splendida dimora storica – è una delle più pregevoli testimonianze di fortilizi militari a difesa del cosiddetto Corridoio Bizantino del nostro territorio.
Probabilmente edificata su una precedente roccaforte, la Fortezza Alta deve l’aspetto attuale alla famiglia Vici di Stroncone che, nel complesso delle diverse opere realizzate nel territorio di Avigliano Umbro, la fecero edificare a partire dal 1482.
La Fortezza, insieme al Castello di Dunarobba – chiamato anche Fortilizio dei Vici – furono fortificati anche a controllo del vicino Castello di Sismano di proprietà dei principi Corsini di Firenze.
Di base quadrata con quattro torrioni semicircolari agli angoli, è uno dei pochi edifici fortificati ancora perfettamente conservati e presenti sul nostro territorio, e custodisce al suo interno una cappella consacrata al Beato Antonio Vici, patrono di Stroncone.
Tale era la devozione al Beato che, sino a qualche anno fa, il 7 febbraio – come accade a Stroncone, presso il Convento di San Francesco – veniva celebrata una solenne Messa durante la quale venivano benedetti gli animali di tutto il contado.
Narra una tradizione che esista una galleria, dell’altezza di un uomo a cavallo, che parte da Palazzo Vici ad Avigliano Umbro e giunge, dopo 3,5 chilometri all’interno di quella che appare una chiesa sotterranea appena fuori il perimetro della fortezza stessa.
L’esistenza della chiesa, utilizzata sino a qualche tempo fa come magazzino, oltre che dalla famiglia Palli proprietaria dello stabile, è attestata dagli affreschi con l’incoronazione della Vergine, San Francesco e le stimmate, e Sant’Antonio Abate che, asportati dalla stessa, oggi sono visibili all’interno del piano nobile della fortezza stessa.
Narra una tradizione che esista una galleria, dell’altezza di un uomo a cavallo, che parte da Palazzo Vici ad Avigliano Umbro e giunge, dopo 3,5 chilometri all’interno di quella che appare una chiesa sotterranea appena fuori il perimetro della fortezza stessa.
L’esistenza della chiesa, utilizzata sino a qualche tempo fa come magazzino, oltre che dalla famiglia Palli proprietaria dello stabile, è attestata dagli affreschi con l’incoronazione della Vergine, San Francesco e le stimmate, e Sant’Antonio Abate che, asportati dalla stessa, oggi sono visibili all’interno del piano nobile della fortezza stessa.
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