punto di interesse
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Nel saliscendi delle viuzze che tagliano via Roma, arteria principale all’interno del centro storico di Calvi dell’Umbria, una accompagna a una deliziosa piazzetta con vista panoramica, dove su un lato si erge l’architettura austera della Chiesa della SS. Trinità.
Probabilmente il primo nucleo della chiesa doveva essere quello della Madonna dello Sportello, costruita in questo tratto di mura nel luogo in cui, su una parete, un dipinto della madonna aveva miracolosamente lacrimato.
Sappiamo di certo che fu affidata alla supervisione del maestro Rinaldo Iacovetti nel 1523.
Fu tenuta dalla Compagnia della SS. Trinità, fondata nel 1589 che, associata a quella di Roma, assisteva i pellegrini di passaggio a cui erano dedicate 5 stanze attigue alla chiesa stessa.
Nel 1629 passò ai frati agostiniani che ne fecero una scuola.
Nel saliscendi delle viuzze che tagliano via Roma, arteria principale all’interno del centro storico di Calvi dell’Umbria, una accompagna a una deliziosa piazzetta con vista panoramica, dove su un lato si erge l’architettura austera della Chiesa della SS. Trinità.
Probabilmente il primo nucleo della chiesa doveva essere quello della Madonna dello Sportello, costruita in questo tratto di mura nel luogo in cui, su una parete, un dipinto della madonna aveva miracolosamente lacrimato.
Sappiamo di certo che fu affidata alla supervisione del maestro Rinaldo Iacovetti nel 1523.
Fu tenuta dalla Compagnia della SS. Trinità, fondata nel 1589 che, associata a quella di Roma, assisteva i pellegrini di passaggio a cui erano dedicate 5 stanze attigue alla chiesa stessa.
Nel 1629 passò ai frati agostiniani che ne fecero una scuola.
La facciata è coronata da un timpano, un tempo facente da cornice a un rosone, oggi sormonta un bel portale in pietra su cui è scritto Ave regina celorum.
L’edificio rinascimentale, che poggia sullo sperone roccioso in grande pendenza, è composto come di due volumi ben distinti raccordati da un grande arco trionfale:
Purtroppo, l’interno che un tempo era arricchito da altari, arredi e un organo, oggi si presenta particolarmente spoglio.
Dietro quello che un tempo era l’altare maggiore, fanno bella mostra di sé putti e lesene in forma di cariatidi di stucco.
Sul lato destro del presbiterio vi è un affresco di Madonna con Bambino e un altro affresco con lo stesso soggetto è posto sopra la porta della sacrestia.
La facciata è coronata da un timpano, un tempo facente da cornice a un rosone, oggi sormonta un bel portale in pietra su cui è scritto Ave regina celorum.
L’edificio rinascimentale, che poggia sullo sperone roccioso in grande pendenza, è composto come di due volumi ben distinti raccordati da un grande arco trionfale:
Purtroppo, l’interno che un tempo era arricchito da altari, arredi e un organo, oggi si presenta particolarmente spoglio.
Dietro quello che un tempo era l’altare maggiore, fanno bella mostra di sé putti e lesene in forma di cariatidi di stucco.
Sul lato destro del presbiterio vi è un affresco di Madonna con Bambino e un altro affresco con lo stesso soggetto è posto sopra la porta della sacrestia.
Continua il giro all’interno del centro storico:
Risali verso Piazza San Berardo
O se ancora non lo hai fatto:
Scendi sino a Piazzetta Sora Medea
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La Progressive Web App è parte del progetto “Le Terre dei Borghi Verdi”, realizzato in collaborazione e con il contributo della Regione Umbria – Assessorato al Turismo
©2021 Le Terre dei Borghi Verdi
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