punto di interesse
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Appena fuori le mura del Castello di Sismano, si distingue la graziosa Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
La piccola chiesa sorge appena fuori dalla porta del borgo, in una piccola e curata area verde.
L’impianto è costituito da un’unica aula, intonacata, tinteggiata e quindi coperta a falde sorrette da travi di legno. L’abside è costituita da una volta a botte ribassata, mentre l’altare maggiore, custodisce un antico affresco.
Le pareti esterne sono a loro volta intonacate e la facciata è arricchita da classici impianti devozionali come un portale con cornice in stucco, al cui fianco sorgono due basse finestrelle ed una bucatura rettangolare a sovrastare la composizione.
In base all’esigua documentazione che ci racconta la storia di questa piccola chiesa di campagna, possiamo azzardare l’ipotesi che, inizialmente, si trattasse semplicemente di un’edicola che, nel corso dei decenni e grazie all’intervento di parroci e vescovi, è diventata poi una propria e vera chiesa.
E del 1597 il documento che, infatti, racconta la decisione presa dal Vescovo di Todi, Monsignor Angelo Cesi, relativamente a questa piccola costruzione. Sappiamo che fu lui a decretare e ordinare non solo il restauro della cappella, ma anche la costruzione di un muro nella parte anteriore, così da poterle dare la dignitosa forma di una Chiesa vera e propria.
Fu completamente restaurata negli anni Ottanta dello scorso secolo, dopo un’opera di pavimentazione datata 1945.
Appena fuori le mura del Castello di Sismano, si distingue la graziosa Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
La piccola chiesa sorge appena fuori dalla porta del borgo, in una piccola e curata area verde.
L’impianto è costituito da un’unica aula, intonacata, tinteggiata e quindi coperta a falde sorrette da travi di legno. L’abside è costituita da una volta a botte ribassata, mentre l’altare maggiore, custodisce un antico affresco.
Le pareti esterne sono a loro volta intonacate e la facciata è arricchita da classici impianti devozionali come un portale con cornice in stucco, al cui fianco sorgono due basse finestrelle ed una bucatura rettangolare a sovrastare la composizione.
In base all’esigua documentazione che ci racconta la storia di questa piccola chiesa di campagna, possiamo azzardare l’ipotesi che, inizialmente, si trattasse semplicemente di un’edicola che, nel corso dei decenni e grazie all’intervento di parroci e vescovi, è diventata poi una propria e vera chiesa.
E del 1597 il documento che, infatti, racconta la decisione presa dal Vescovo di Todi, Monsignor Angelo Cesi, relativamente a questa piccola costruzione. Sappiamo che fu lui a decretare e ordinare non solo il restauro della cappella, ma anche la costruzione di un muro nella parte anteriore, così da poterle dare la dignitosa forma di una Chiesa vera e propria.
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La Progressive Web App è parte del progetto “Le Terre dei Borghi Verdi”, realizzato in collaborazione e con il contributo della Regione Umbria – Assessorato al Turismo
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