Fu proprio qui che lo stesso Censore romano Flaminio, nel II sec. a.C., venendo da Roma incontrò le fonti di Furapane e dell’Amerino e chissà se per quello, costruita l’antica via consolare, questo luogo si chiamò da allora ad acquas partas – alle acque sparse.
Su una delle alture attorno le fonti si formò il primo agglomerato che cominciò a comparire sui primi documenti attorno al X sec., quando il Conte Arnolfo commissionò le Abbazie di Santa Barbara e San Nicolò, attorno alle quali, nacque Acquasparta.
Nel 1002 le Terre Arnolfe passarono sotto il controllo della Chiesa e un secolo dopo, nel 1115, il Castello di Acquasparta divenne possedimento dell’Abbazia di Farfa sotto il controllo della Famiglia Bentivenga.
Citato da Dante nel XII canto del Paradiso, il Cardinale Matteo Bentivenga di Acquasparta nel 1290 fece edificare il Convento di San Francesco, nei pressi di quella fonte, oggi conosciuta come Parco delle Terme dell’Amerino, dove San Francesco ne benedì le acque al suo passaggio.
L’Acqua Amerino è del tipo bicarbonato calcica, medio minerale e alcalino terrosa e garantisce dei benefici dai quadri sintomatologici associati al tratto digerente, alle vie biliari e all’apparato urinario. Oltre ad essere imbottigliata e venduta in tutt’Italia, è possibile goderne dalla fonte, direttamente nel parco.