IL BORGO

Avigliano Umbro

Posto sul colle San Rocco, a poca distanza dal tratto dell’antica via Amerina che unisce Amelia a Todi, Avigliano Umbro è un borgo medievale che custodisce nel suo territorio attrattive uniche come la Foresta Fossile di Dunarobba, l’antichissimo ambiente ipogeo della Grotta Bella, e splendidi castelli come quello della Fortezza Alta e di Sismano.

I Castellieri, Grotta Bella e Santa Maria in Canale
La storia di Avigliano Umbro

Poco sappiamo sulla fondazione di Avigliano, di certo le terre del suo comprensorio si popolarono in antichissima età.

Furono gli Umbri ad abitare gli insediamenti fortificati di altura – i cosiddetti castellieri – rinvenuti sul monte Castellieri a confine tra Amelia e Guardea e sul monte Pianicel Grande, databili tra il VII e il VI secolo a.C. Furono gli stessi Umbri ad adibire a luoghi di culto ambienti come la Grotta Bella a poca distanza da Santa Restituta o Santa Maria in Canale nel territorio di Amelia.

La romanizzazione e la via Amerina

Nel III secolo a.C., con la romanizzazione, si assistette alla costruzione delle prime ville rustiche.

La presenza di un’arteria come la via Amerina, tracciata nello stesso periodo, non lasciò indifferente la zona soprattutto quando, dopo la caduta dell’Impero Romano,nell’alto medioevo, questi luoghi divennero parte del Corridoio Bizantino.

I Castellieri, Grotta Bella e Santa Maria in Canale
La storia di Avigliano Umbro

Poco sappiamo sulla fondazione di Avigliano, di certo le terre del suo comprensorio si popolarono in antichissima età.

Furono gli Umbri ad abitare gli insediamenti fortificati di altura – i cosiddetti castellieri – rinvenuti sul monte Castellieri a confine tra Amelia e Guardea e sul monte Pianicel Grande, databili tra il VII e il VI secolo a.C. Furono gli stessi Umbri ad adibire a luoghi di culto ambienti come la Grotta Bella a poca distanza da Santa Restituta o Santa Maria in Canale nel territorio di Amelia.

La romanizzazione e la via Amerina

Nel III secolo a.C., con la romanizzazione, si assistette alla costruzione delle prime ville rustiche.

La presenza di un’arteria come la via Amerina, tracciata nello stesso periodo, non lasciò indifferente la zona soprattutto quando, dopo la caduta dell’Impero Romano,nell’alto medioevo, questi luoghi divennero parte del Corridoio Bizantino.

08-sismano-avigliano-umbro
Augusto, il legionario Avilo e il nome di Avigliano
L’anno Mille e il medioevo

Una tradizione, supportata da un’epigrafe oggi dispersa, spiega l’origine del nome di Avigliano legandola alle assegnazioni di terre fatte ai veterani da parte di Ottaviano nel I secolo a.C. In particolare le terre che oggi formano il territorio del borgo vennero offerte al centurione Avilo da cui si generò, nel tempo, il nome di Avigliano.

La prima attestazione certa dell’esistenza di Avigliano risale al 1074, anno in cui il vescovo Garolfo di Todi consacrò l’altare maggiore della Chiesa di Santa Maria in Foris, che doveva essere poco fuori il centro fortificato della città e che oggi è andata dispersa.

Nel 1112 è il conte Rapizzone degli Arnolfi a donare all’Abbazia di Farfa le tre chiese di: Sant’Ippolito, San Nicolò e Santa Secondina.

Gli anni successivi, come il resto del territorio dell’Umbria meridionale, vide Avigliano coinvolto nelle mire della potente Todi che, una volta conquistati i castelli, nel 1290 impose la formazione del suo territorio in 19 plebati. Il castello di Avigliano, insieme a quello di Montecastrilli, di Collesecco e altri 16 tra castelli e ville, furono assegnati a quello di San Vittorina i cui ruderi si trovano oggi a poca distanza da Dunarobba.

A metà del XIV secolo Avigliano fu distrutto dai soldati di John Hawkwood, capitano di ventura dello Stato Pontificio e solo nel 1429 si riuscirono a ricostruire le mura.

Tra i Chiaravalle, gli Atti e lo Stato Pontificio

Il XV secolo fu determinato dalle sanguinose lotte tra le due famiglie di Todi: gli Atti, guelfi e detentori del Castello di Collicello e i Chiaravalle, ghibellini e proprietari del Castello di Canale.

Dopo anni di battaglie che videro coinvolte la gran parte delle città dell’Umbria del sud, il 6 agosto del 1500 Altobello di Chiaravalle fu ucciso dalle truppe supportate da Papa Alessandro VI Borgia proprio all’interno delle mura di Acquasparta dove si era asserragliato.

Fu la discesa dei Lanzichenecchi nel 1527 a coinvolgere il territorio con l’ultima grande invasione e devastazione: dopo quell’evento, la dominazione pontificia, fece in modo che l’area non venne più interessata da sconvolgimenti, a parte quelli della dominazione napoleonica.

punti di interesse

Cosa vedere ad Avigliano Umbro e nel suo territorio

Il territorio di Avigliano Umbro è un susseguirsi di scoperte da gustare lentamente.

Trekking urbano: passeggiata fuori e dentro le mura del castello

Interessante è il trekking urbano all’interno (e all’esterno) del centro storico: una passeggiata adatta a tutti alla scoperta dei punti di interesse nel perimetro dell’antico castello dalla Torre dell’Orologio, fino al Teatro Liberty, passando per Palazzo Vici e la Chiesa della SS. Trinità.

In giro per il territorio di Avigliano

Da non perdere la Visita al Territorio alla scoperta dei Castelli di Sismano, Dunarobba, Santa Restituta e Toscolano e la Fortezza Alta

Da visitare la Foresta Fossile, un unicum paleontologico a livello mondiale.

03-teatro-comunale-avigliano-umbro
punti di interesse

Cosa vedere ad Avigliano Umbro e nel suo territorio

Il territorio di Avigliano Umbro è un susseguirsi di scoperte da gustare lentamente.

Trekking urbano: passeggiata fuori e dentro le mura del castello

Interessante è il trekking urbano all’interno (e all’esterno) del centro storico: una passeggiata adatta a tutti alla scoperta dei punti di interesse nel perimetro dell’antico castello dalla Torre dell’Orologio, fino al Teatro Liberty, passando per Palazzo Vici e la Chiesa della SS. Trinità.

In giro per il territorio di Avigliano

Da non perdere la Visita al Territorio alla scoperta dei Castelli di Sismano, Dunarobba, Santa Restituta e Toscolano e la Fortezza Alta

Da visitare la Foresta Fossile, un unicum paleontologico a livello mondiale.

percorso dai Sentieri Amerini
Cosa vedere nel territorio di Avigliano Umbro

Passeggiare all’interno del centro storico, oppure scoprire l’Antica via Amerina, il Cammino dei Borghi Silenti e alcuni dei più suggestivi tra i Sentieri Amerini.

Diversi sono gli itinerari che possono essere percorsi nel territorio di Avigliano Umbro, segnaliamo i più significativi:

Cammino dei Borghi Silenti uno splendido cammino in cinque tappe che attraversa diversi borghi tra cui quelli di Santa Restituta e Toscolano.

percorso dai Sentieri Amerini
Cosa vedere nel territorio di Avigliano Umbro

Passeggiare all’interno del centro storico, oppure scoprire l’Antica via Amerina, il Cammino dei Borghi Silenti e alcuni dei più suggestivi tra i Sentieri Amerini.

Diversi sono gli itinerari che possono essere percorsi nel territorio di Avigliano Umbro, segnaliamo i più significativi:

Cammino dei Borghi Silenti uno splendido cammino in cinque tappe che attraversa diversi borghi tra cui quelli di Santa Restituta e Toscolano.

vivere il territorio
Eventi e tradizioni

Diversi sono gli eventi che si svolgono all’interno del territorio di Avigliano Umbro.

L’estate Aviglianese

Parte dai primi di agosto e finisce a metà mese il lungo Agosto Aviglianese che vede numerosi eventi tra i quali quello di punta conosciuto in quasi tutta l’Umbria meridionale: la Sagra del Manfricolo piatto tipico del nostro territorio, e quello dell’Osteria del Cicchio festival musicale all’interno della sagra che, negli anni, ha ospitato numerosi artisti folk, reaggae diventando un appuntamento imperdibile per tutto il centro italia.

Dove dormire

Dove dormire

Scopri le strutture in cui dormire durante il tuo soggiorno nel borgo.